Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo 11. " " [ Il . d. N 1 " 1 · . 1 "] " I . se : scopo noto ne a mmuta 1 ava e: e 1m1nar o . ncancato Navale di stabilirne l'attuale posizione" (CoNTI, op. cit., pp. 224-33). 3) Un rapporto non datato e non firmato, che parla di un "movimen– to di azione anticomunista" in Francia. Questo movimento è "deciso a con– quistare il potere," e si propone, fra l'altro, di distruggere, occorrendo, con provvedimento sommario i vari fuoruscitismi politici in Francia, e soprattutto quello italiano, cui fa risalire la causa prima ed unica della ten– sione franco-italiana. Sarebbe di assoluto interesse non soltanto per i nostri servizi informativi, ma per ragioni evidenti di opportunità, che per altro hanno sempre dimostrato e dimostrano di desiderarli. Contatti del genere già esistono. Il rapporto conclude proponendo, "senza responsabilità ufficiale," un incontro fra il fiduciario francese dell'organizzazione francese e il colonnel– lo Emanuele e un funzionario da lui dipendente (CoNTI, op. cù., pp. 206-12). Il rapporto è certamente anteriore al 22 marzo 1937, in cui il maggiore Na– vale si incontrò con uno dei dirigenti parigini dei cagoulards (CoNTI, op. cit., p. 237). Inutile discutere la teoria secondo cui i fuorusciti erano la causa "prima ed unica" della tensione franco~italiana, quasi che l'Asse Roma– Berlino, annunziato da Mussolini il 1° novembre 1936, fosse stato costruito primamente e unicamente per combattere i fuorusciti italiani in Francia. Interesserebbe piuttosto fissare con chiarezza che cosa intendessero i fran– cesi per "provvedimento sommario." Una nuova strage di San Bartolomeo? Una consegna in massa dei fuorusciti a Mussolini? Ad ogni modo i fran– cesi non avevano nessuna ragione per tradurre l'astrazione "fuoruscitismo" nella persona concreta "Carlo Rosselli." Siffatta traduzione non può essere stata opera che dell'Emanuele e del Navale, ai quali non deve essere-parso vero di trovare esecutori francesi per l'ordine ricevuto a Roma. È incerto se si debba attribuire questo rapporto a Navale o ad Emanuele. Comunque, esso suggeriva l'idea che l'incarico relativo a Rosselli fosse affidato ai cagoulards. 4) Relazione, in data 2 aprile 1937, a firma Navale, nella quale costui riferisce (certo al suo capo superiore, Emanuele) che un esponente dell'or– ganizzazione nazionalista segreta operante in Francia, esponente indicato con la sigla Dd (Darnand, diventato nel 1940, sotto Pétain, capo della po– lizia francese?), domanda al SIM "mezzi tecnici e finanziari," e offre la "soppressione di persone incomode a nostra richiesta, alla sola condizione che il gioco valga la candela." Questa operazione "è finora allo stato di promessa": "è stato designato il primo obiettivo nella persona del noto antifascista Carlo Rosselli." Uno fra i dirigenti della società segreta francese è venuto appositamente a Nizza per parlare a tal fine. L'incontro è avvenu– to a Montecarlo il 22 marzo 1937. "Detto dirigente (che ho motivo sia un ufficiale in servizio permanente presso il Ministero della guerra, in mo– mentaneo congedo) si è impegnato solennemente" ad eseguire il colpo Ro~ 610 BiblotecaGino Bianco

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