Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo sare sotto il mulino delle condanne. La loro polizia ha mandato al confine 6.000 persone, ha messo sotto sorveglianza speciale 12.700 persone, ha diffi– dato 40.000 persone. Nessuna opposizione può organizzarsi in un paese in cui nessuno può parlare di politica al suo vicino senza sospettare il suo vi– cino. Eppure i fascisti non si sentono sicuri del domani. Vivono sempre nel provvisorio. Gridano in pose isteriche la loro potenza e invincibilità come l'uomo che nel bosco, di notte, fischia per darsi coraggio. Hanno vinto tutte le loro battaglie. Ma non hanno nessuna certezza di vincere la guerra. Si sentono assediati da una forza misteriosa che soffocata in un luogo risorge in un altro. È la forza delle idee, che hanno piedi invisibili con cui cammi– nano lontano, hanno mani invisibili che afferrano le anime e le esaltano a un tratto. Queste forze inafferrabili, invincibili, lavorano contro Mussolini. L'aureola di romanticismo che egli era riuscito a creare intorno al suo mo– vimento nei primi anni della lotta e della conquista si è dissipata. Essa è passata dalla parte dei suoi avversari. Spionaggio e romanticismo sono incom– patibili. Il romanticismo cresce nel terreno del sacrificio. Il sacrificio di uomini come i monarchici Amendola e De Bosis e i co– munisti Gramsci e Sozzi, l'anarchico Schirru e il democratico cristiano don Minzoni, il socialista Matteotti e il repubblicano Angeloni, il sacrificio di uomini come Carlo e Nello Rosselli sta producendo i suoi frutti. Non è stato e non sarà vano. L'operaio mazziniano Carlo Sciesa, condotto alla forca dai soldati au– striaci per la strada dove abitava la sua famiglia, arrivato alla porta di casa, disse alle sue guardie: Tiremm innanz. Questa parola ci ripetono Carlo e Nello ad un anno dalla loro morte. Pieghiamo la fronte innanzi ai nostri caduti, e continuiamo il nostro lavoro. L'assassinio dei Rosselli1 Bagno!es-sur-l'Orne Nel pomeriggio del 10 giugno 1937, nella foresta di Couterne, nel ter– ritorio di Bagnoles-sur-l'Orne (Normandia), fu trovata una Ford abbando- 1 Si pubblica qui l'ultimo saggio di Salvemini sull'uccisione dei fratelli Rosselli, saggio che rielabora gran parte degli scritti, delle polemiche, dei discorsi e delle precisazioni sal– veminiane sull'argomento dal 1937 in poi. Il saggio è stato raccolto in No al fascismo, a cura di E. Rossi, Torino, Einaudi, 1957 1 , 1963 2 • Il testo pubblicato da Rossi è una ristampa, con alcuni ritocchi apportati dallo stesso Salvemini, di quello apparso su II Il Mondo," 14 e 21 agosto 1956. Si omettono qui, invece, le note di E. Rossi. [N.d.C.] 600 BiblotecaGino Bianco

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