Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Prefazione a "Oggi in Spagna domani in Italia" ria. Solo chi si arrende ai fatti compiuti non vi troverà nulla, perché non vi avrà messo nulla. Nessuno può dire fin dove arriverà e quando fruttificherà un seme abbandonato al vento. Le idee sono come i semi: dopo essere rimaste ste– rili per anni e secoli, si diffondono con rapidità fulminea. Noi esuli non speriamo niente se guardiamo ai fatti compiuti, ma spe– riamo tutto se pensiamo ai fatti che si possono compiere. Ma i fatti che noi speriamo si compiano, si compiranno solo se noi non lasceremo spegnersi la luce della nostra fede e il fuoco della nostra passione. Gli uomini come Nello Rosselli in Italia tengono viva la fiaccola, na– scondendola sotto il moggio. Gli uomini come Carlo Rosselli fuori d'Italia la squassano fortemente contro il vento delle avversità in battaglie che sembrano ma non sono di– sperate. I due fratelli, associati nella vita e nella morte, simbolizzano le due Italie antifasciste: l'Italia che tace e l'Italia che lotta. Nessuna si arrende ai fatti compiuti. Molti fra noi non vedranno l'alba del nuovo giorno. Ma qualcosa si muove laggiu. Fra i giovani che arrivano alle università dopo essere stati allevati per quindici anni nell'atmosfera fascista, v'è un sentimento di noia, un fermen– to di inquietudine, un malessere di dignità offesa, che promette male per la dittatura. Questo fatto io l'ho appreso da troppe fonti di informazioni, indipendenti l'una dall'altra e tutte perfettamente attendibili perché io pos– sa metterlo in dubbio, per quanto io non sia disposto a farmi illusioni. Non dico che la maggioranza dei giovani sia antifascista. No. La maggio– ranza era inerte e amorfa anche mezzo secolo fa, quand'io ero studente. La maggioranza è stata e sarà sempre indifferente e passiva e tirerà a campare. È la minoranza che fa la storia perché essa sola agisce. In questa minoranza della gioventu italiana il fascismo ha perduto la partita. Anche in quella sezione della gioventu che si afferma fascista, i giovani veramente convinti e pronti a lottare sono scarsi. I piu sono scettici e opportunisti, che legano l'asino dove vuole il padrone, ma non faranno mai nulla per difendere né l'asino né il padrone. Se questo è lo stato d'animo della gioventu universitaria che è rimasta sotto pressione per tanti anni nelle scuole del regime, noi possiamo essere certi che qualcosa d'ancora piu vasto e profondo - qualcosa che noi igno– riamo e che probabilmente si sviluppa in direzioni che noi non immagi– niamo - fermenta nelle grandi moltitudini, che nelle città e nelle campagne sfuggono all'influenza della scuola e le cui condizioni di vita sono divenute tragiche. Uno dei fenomeni piu caratteristici della vita italiana odierna è che dopo sedici anni di vittorie, i fascisti hanno paura. Essi hanno nelle mani tutte le leve di comando. Il loro Tribunale speciale ha condannato 3.000 persone a 30.000 anni di galera, e 3.600 persone aspettano in carcere di pas- 599 21 B. ~ca Gino Bianco

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