Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Prefazione a "Oggi in Spagna domani in Italia" vidualmente in Spagna, sacrificandosi inosservati. Si doveva intervenire su– bito collettivamente come meglio si poteva - e questa fu la funzione di Rosselli. Vincendo tutte le esitazioni, rompendo ogni indugio, lanciandosi avanti con quella straripante vitalità che era la nota caratteristica della sua personalità tutta intera, -battendosi valorosamente a Huesca coi suoi com– pagni, come gruppo italiano, Carlo fece comprendere quanto maggiore importanza ed utilità politica avrebbe avuto l'azione collettiva, se si fosse sostituita alle iniziative individuali, sollevò nella massa dell'emigrazione politica italiana un movimento di commozione e di entusiasmo, che atti in– dividuali e perciò inosservati di eroismo non avrebbero creato, e cosi rese possibile il reclutamento di forze italiane su scala assai piu vasta. Poca fa– villa gran fiamma seconda. Senza la resistenza di Huesca io non so se sarebbe avvenuta la vittoria di Guadalajara. Senza la vittoria di Guadalajara, il fatto d'armi di Huesca sarebbe rimasto un incidente locale senza significato storico. Angeloni e gli altri morti di Huesca sarebbero morti invano. C'è posto nella storia per i precursori e per i realizzatori. Gli uni sono complementari degli altri. Tutti sono partecipi in un'unica gesta, in cui si è affermato senza distinzione di partiti e di scuole l'idealismo e lo spirito di sacrificio della emigrazione politica italiana. Mussolini si intrigò negli affari di Spagna nell'estate del 1936 perché si aspettava che il colpo di Stato militare di Franco, a somiglianza di tutti i precedenti pronunciamenti militari spagnuoli, avrebbe trionfato senza osta– coli apprezzabili. Qualche piccolo aiuto di aeroplani venuti dall'Italia sa– rebbe bastato ad assicurare ai generali rivoltosi una facile vittoria. Il go– verno inglese, che è stato sempre d'accordo con Mussolini negli affari di Spagna fino dal primo momento, prevedeva, senza dubbio, che l'intervento di Mussolini in Spagna avrebbe sollevato proteste in Inghilterra; ma an– ch'esso si aspettava la rapida vittoria dei generali ed era sicuro che il fatto compiuto avrebbe messo a tacere i malcontenti. Cosa fatta capo ha. La stes– sa aspettativa spiega - io non dico che giustifica - l'atteggiamento del governo francese. A che prender parte in una lotta sul cui risultato non esiste alcun dubbio? Laviamocene le mani e dichiariamo il non intervento. La resistenza inaspettata del popolo spag-nuolo e la asinità dei generali spagnuoli - eccezionale anche per dei generali - mandarono per aria le pre– visioni tanto dei non intervenienti quanto degli intervenuti. Allora l'inter– vento di Mussolini negli affari spagnuoli dové assumere proporzioni che egli non aveva preordinate. Allora l'interv~nto su vasta scala di Mussolini e di Hitler provocò l'affluire di volontari antifascisti internazionali in Spa– gna. Questi volontari internazionali ebbero parte non trascurabile nella resistenza spagnuola durante i mesi in cui il governo della Repubblica spa– gnuola non aveva ancora un esercito. E nelle brigate internazionali una parte preminente ebbe il Battaglione Garibaldi Allora la vittoria dei gene- 597 Biblo.tecaGino Bianco

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