Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti siti fascismo sti puri d'Italia. La sorte di Carlo Rosselli avrebbe fatto mettere giudizio agli altri. Mussolini volle schiacciare l'uomo che nel 1925, nell'ora del suo trion– fo, lo aveva sfidato in Firenze, insieme con Ernesto Rossi, pubblicando il Non Mollare; l'uomo che nel 1926, insieme con Ferruccio Parri aveva condotto Filippo Turati a salvamento, fuori d'Italia; l'uomo che nel 1927, nel p~ocesso di Savona, sempre in compagnia di Ferruccio Parri, si era trasformato da accusato in accusatore e aveva strappato ai giudici una con– danna che era un trionfo morale; l'uomo che nel 1929, insieme a Emilio Lussu e a Fausto Nitti, gli era sgusciato fra le dita da Lipari, in una eva– sione che è passata alla storia insieme con quelle di Felice Orsini e di Pie-– tro Kropotkine; l'uomo che, appena arrivato a Parigi, aveva ripreso con– tro di lui la lotta senza quartiere, forte solamente della volontà propria in– domabile, e della solidarietà fraterna e devota di pochi amici; l'uomo che nel 1930 aveva scoperto in Bassanesi un giovane capace di montare un aeroplano con poche ore di esercizio, partire dalla Svizzera e rimanere per mezz'ora nel cielo di Milano, seminando manifesti antifascisti e sfidan– do la tanto strombazzata efficienza dell'aviazione fascista; l'uomo che spar– geva fermenti di rivolta nella gioventu universitaria italiana e cos1 gli de– moliva la illusione che la gioventu educata nel clima fascista gli fosse tut– ta fedele. Mussolini volle sopratutto vendicare le difficoltà politiche che egli ave– va incontrate in Spagna, sull'uomo che era stato l'artefice primo di quelle difficoltà. III Né Carlo ha bisogno che sia esagerata la importanza della sua azione negli affari di Spagna, né sarebbe onesto ed intelligente diminuire i meriti di quegli altri nostri amici che andarono in Spagna dopo Rosselli e tennero alta la bandiera garibaldina, nelle sei battaglie che culminarono nella vitto– ria di Guadalajara. Io posso apprezzare tanto piu obiettivamente l'azione di Carlo Rosselli in Spagna, in quanto io appartenni al novero di coloro, che dapprincipio rimasero dubbiosi sulla iniziativa di Carlo. Piu volte mi domandai se non sarebbe stato meglio organizzare su scala assai piu vasta l'intervento degli antifascisti in Spagna. La esperienza dimostrò che io avevo avuto torto. Gli interventi individuali si manifestarono immediatamente prima ancora che Carlo Rosselli prendesse l'iniziativa di un intervento collettivo. Quegli in– terventi individuali erano documento di generosità ammirevole, ma si di– sperdevano nel movimento generale della guerra civile spagnuola e minac– ciavano di rimanere senza significato per la causa della libertà italiana. Un intervento collettivo doveva essere organizzato per evitare che gli ele– menti piu battaglieri della emigrazione politica italiana si riversassero indi- 596 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=