Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo deviare le ricerche della polizia francese - se questa manovra non fosse stata escogitata in alto luogo e se l'ordine di eseguirla non fosse pervenuto a loro da chi solo, oggi, in Italia, può dare ordini di quel genere: Mussolini. La polizia italiana non terrebbe sotto la sua protezione uno degli as– sassini, se non eseguisse un ordine proveniente da chi, solo, in Italia può oggi dare ordini di quel genere: Mussolini. La moglie di Carlo Rosselli non s'ingannava, gli amici di Carlo e di Nello Rosselli non s'ingannavano, le duecentomila persone che partecipa– rono o assisterono al corteo funebre dei due fratelli, non s'ingannavano nel fare risalire la responsabilità del duplice assassinio a Mussolini. Un anno fa, questa era una certezza morale. Oggi, a quella prima certezza morale si sono aggiunte le prove materiali che la inchiesta giudi– ziaria ha portato alla luce sull'armamento e sul finanziamento della orga– nizzazione fascista francese per opera di ~ussolini. II Nello fu ucciso perché si trovava col suo fratello, e perché non era possibile uccidere l'uno senza uccidere l'altro. Nello era un antifascista convinto e irreducibile, che era stato manda– to due volte a domicilio coatto. Aveva sopportato le sue traversie senza mai un atto di debolezza, con sereno coraggio. Consigliato piu volte dagli amici - io ero uno di quelli - a stabilirsi fuori d'Italia, non aveva voluto mai. Diceva essere necessario che qualcuno rimanesse in Italia a dare l'esempio di non cedere. Le sue condizioni eco,.– nomiche gli permettevano di dare quell'esempio. Era suo dovere darlo. Gli uomini come Nello Rosselli non hanno la vita facile, in Italia, og– gi, anche quando l'indipendenza economica li esime dalle umiliazioni, a cui deve sottomettersi chi ha da guadagnarsi il pane, anche quando la in– differenza per gli onori li immunizza contro forme, piu indirette, ma non meno perfide, di corruzione morale. La loro muta resistenza deve affer– marsi ogni giorno, dinanzi alle minacce e alle lusinghe. Dopo anni di lot– ta estenuante, anche uomini di forte carattere si fiaccano e si arrendono. Nella seppe trovare forza e conforto negli studi. Il suo studio preferi– to era la storia del Risorgimento italiano. Egli pensava che la storia inve– stigata e raccontata con spirito di verità, compie oggi, in Italia, azione politica, sia pure a lunga scadenza, come ogni opera di educazione morale ed intellettuale. La storia italiana, specialmente quella del Risorgimento, è oggi sistematicamente falsificata dai fascisti. I vincitori non si contenta– no di occupare il presente. Essi proiettano la loro vittoria nel passato per prolungarla nell'avvenire. C'era, dunque, in Italia, ancora del lavoro per gli spiriti liberi: resistere all'ondata delle falsificazioni fasciste, e salvare da esse il passato per preparare l'avvenire. 594 BiblotecaGino Bianco

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