Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo A Bari i fascisti hanno obbligato alcune barche jugoslave ad alzare bandiera italiana; cosf a Zara e a Fiume. Gray, diventato sottosegretario, aveva organizzato nelle Marche dei battaglioni di sbarco in Dalmazia. Lo hanno preso nel Ministero per toglierlo da quella organizzazione. Donati pensa che Mussolini voglia· mettersi d'accordo con la Jugo– slavia. Nella commemorazione di Sonnino, l'on. Giunta aveva preso la via per spiegare che Sonnino non aveva potuto prendersi tutta la Dalmazia per la ostilità degli alleati, ma quel che Sonnino non aveva potuto fare, doveva farlo la... quarta Italia. Mussolini, capito dove quell'epilettico an~ dava a parare, si voltò verso lui, lo guardò con cipiglio fierissimo, gli fece capire che smettesse; Giunta ammainò le vele, dando l'impressione di una completa ritirata; e Mussolini parlando dopo, insisté sulla necessità di rispettare ed eseguire i trattati. Secondo Donati, Mussolini offrirà ai Greci Salonicco, purché cedano la Dalmazia all'Italia; inoltre l'Italia andrebbe in Asia Minore al posto dei Greci d'accordo con l'Inghilterra. Io non credo che gli Iugoslavi cederanno un palmo della Dalmazia conti– nentale al di là dei patti di Santa Margherita Ligure. Potrebbero cedere le isole prospicienti Zara, quasi disabitate. Ma i nazionalisti italiani non se ne contenterebbero. Però non è da escludere il diversivo dell'Asia Minore. In questo ci spingerebbe Lord Curzon, e non ci impedirebbe la Francia, che avrebbe mano libera in Germania. I nazionalisti per ora si contenterebbero di que– sto; salvo riaprire in seguito la questione della Dalmazia. Mayer, senatore, direttore del Piccolo, ha detto a Donati, che Son– nino doveva essere intellettualmente svanito negli anni della guerra; "la sua politica non aveva nessuna logica, e nessuno ha mai potuto capirla." "M . " h d D . "l' . " "Lo a voi, a etto onat1, avete appoggiato. sostenemmo per- ché era il solo uomo, che ci assicurasse di condurre la guerra a fondo." Mayer è triestino ed ebreo: credergli sarebbe ingenuità. Egli era uno dei consiglieri intimi di Sonnino. Ma questo discorso può significare che si è convinto che quella politica va abbandonata. Mayer prevede che Musso– lini si liquiderà a forza di dar posti agli amici, senza poterli contentar tutti. Pantaleoni andrebbe alla Commissione di Berna invece di Bene– duce; Bottai al posto di De Michelis. Tutti vogliono far baldoria, e aver posti. Donati mi racconta anche di avere udito da Parri, che era allo stato maggiore, che dopo Vittorio Veneto, nelle trattative per l'armistizio, fu necessario andare in fretta da De Agostini a Bergamo a prendere delle carte della frontiera per tracciare le linee dell'armistizio: tutto fu improvvisato in mezz'ora; una carta, all'ultimo momento, fu sostituita da un'altra, men– tre gli austriaci aspettavano. Sempre Donati mi racconta che nel febbraio scorso, quando cadde il ministero Facta, il re mandò a chiamare Don Sturzo, e gli offd il posto 34 BiblotecaGino Bianco

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