Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo ficienza in questo campo non implica l'autosufficienza nei riguardi di tutti gli altri prodotti alimentari. L'aumento della produzione nazionale è stato raggiunto a costo di un grave squilibrio dell'agricoltura italiana. Si sono trascurate le altre derrate. Un generale abbassamento del tenore di vita, straordinariamente austero in alcune regioni, è stato una delle peggiori conseguenze della battaglia del grano. Per i prodotti animali la dipendenza dell'Italia dalle fonti straniere è cresciuta. L'opera di bonifica ebbe inizio in Italia almeno tremila anni fa. Du– rante il periodo 1862-1911 furono prosciugati 550.000 ettari. Alla fine del 1922, quando Mussolini saH al potere, ne furono prosciugati altri 47.000 Per quattro o cinque anni dopo l'avvento della dittatura, il governo mostrò scarso interesse per la bonifica, e le spese relative diminuirono. Ci si limitò ai lavori di manutenzione ed a quelli di prosecuzione dei progetti già ini– ziati. Fu solo nell'ottobre del 1926 che Mussolini scoprf la bonifica e fece un solenne annuncio: 11 È nostro compito cambiare, fino a renderlo irrico– noscibile, l'aspetto fisico e spirituale del nostro paese, nello spazio di dieci . ,, anm. Durante l'anno 1927-28, le spese aumentarono notevolmente. Dal 1929-30 al 1933-34 furono spesi piu di quattro miliardi. Ma dal 1934 in poi l'impegno in nuovi lavori è andato riducendosi notevolmente, si è veri– ficata una tendenza ad abbandonare tutti i progetti non urgentemente ne– cessari e ci si è concentrati su quelli che promettevano immediati vantaggi politici. Uno di questi progetti è la bonifica delle Paludi Pontine. Questa re– gione, a sessanta chilometri da Roma, offriva al regime fascista l'opportu– nità di attuare un progetto di grande valore dimostrativo. La trasforma– zione della zona in piccole fattorie fatta senza badare a spese, è diventata, attraverso un'adeguata pubblicità, un'importante fonte di prestigio per il regime. Quasi un terzo di tutta la somma spesa per opere di bonifica dopo il 1 ° luglio 1931 riguarda le Paludi Pontine. Ne hanno risentito gli altri progetti, molti dei quali, sia socialmente che economicamente, piu signifi– cativi. La manutenzione dei lavori già eseguiti richiederà in futuro altre gravose spese. Parte della terra è risultata povera. Ma, in termini pubbli– citari, l'impresa è stata soddisfacente. Gli ultimi tre capitoli del libro sono dedicati alla descrizione delle condizioni dei contadini italiani. Schmidt dimostra come le masse restino come prima, estranee al controllo della terra, con un'ancora minore spe– ranza di ascesa nella scala economica. L'èra fascista ha visto il declino della piccola proprietà contadina. Il numero dei coltivatori diretti è sceso a circa mezzo milione tra il 1921 e il 1931. Non abbiamo dati statistici per il periodo anteriore al 1931, ma v'è ragione di ritenere che vi sia stata una progressiva diminuzione nel numero dei piccoli coltivatori diretti. La lettura di questo libro sarà forse illuminante per un certo profes– sore dell'Università di Yale che, avendo potuto stringere la mano a Mus- 586 BiblotecaGino Bianco

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