Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo mazioni? Nei paesi democratici le masse hanno a loro disposizione alcuni mezzi, seppure inadeguati, per esprimere ciò che pensano. In paesi come la Germania e l'Italia tale possibilità non esiste. Anche se egli potesse dimo– strare che in Germania e in Italia la maggioranza della popolazione è oggi soddisfatta, come potrebbe provare che sarà cosf domani? Ashton non ha fiducia in quei giornalisti che descrivono la Germania e l'Italia come paesi agitati da fermenti politici. Io penso che in questo ha ragione. Ma la man– canza di fermenti politici può essere spiegata in due diversi modi: 1) il popolo accetta la situazione malvolentieri; 2) il popolo non ha mezzi per dimostrare la sua insoddisfazione. Durante i quattro anni della guerra mon– diale, il popolo belga non fu agitato da fermenti politici. Ashton spiega il fatto col primo o con il secondo motivo? Nel suo ultimo capitolo egli si domanda se nei paesi anglosassoni la democrazia possa sopravvivere e risponde che la democrazia durerà soltan– to sino a quando il popolo la vorrà veramente, e che il popolo che la vuole deve essere pronto a compiere tutti i sacrifici necessari alla difesa della de– mocrazia. La risposta non è nuova. Ma la domanda stessa è superflua se la tesi di Ashton, che vi siano cioè popoli destinati alla democrazia ed altri predestinati al fascismo, è giusta. Nessun pastore può trasformare una peco– ra in lupo. Altrove egli fa l'ipotesi che la democrazia non possa sopravvivere in quei paesi che sono stati fino ad oggi democratici perché durante le guerre future saranno sconfitti e dominati dai paesi fascisti. I lupi divore– ranno le pecore. Forse allora Ashton scriverà un altro libro per dimostrare come il perennemente democratico Volksgeist dei popoli anglosassoni li predestinava a cadere sotto un regime fascista. Il culto della violenza 1 Il secolo decimonono fu dominato dalla fede nell'uomo e nella rag10- ne. Ciascuno aveva diritto di pensare a modo proprio e comportarsi come il legislatore di se stesso. Non mancarono, senza dubbio, nel secolo deci– monono, dottrine filosofiche che si rivolgevano agli uomini come se ancora esi– stessero in loro potenti forze irrazionali; ma predominava il razionalismo. Oggi, il culto della violenza si contrappone al culto della ragione. Le forze 1 Da "The Nation, 11 New York, 28 agosto 1937. Recensione a H. KoHN, Force or Reason: Issues o/ the twentieth century, Harvard University Press, 1937. [N.d.T.] 584 BiblotecaGino Bianco

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