Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Il futuro degli intellettuali in Italia' Qualsiasi cosa interessante o degna di nota sia oggi pubblicata in Italia nel campo economico, politico, fìlosofìco, letterario o artistico, è quasi esclu– sivamente opera di uomini appartenenti alla generazione maturata prima che il fascismo salisse al potere (1922). L'Enciclopedia Italiana, che è senza alcun dubbio superiore a tutte le enciclopedie pubblicate dall'inizio di que– sto secolo, è opera di studiosi italiani la cui formazione aveva avuto luogo già prima dell'avvento di Mussolini. Poiché essa cominciò ad essere pub– blicata nel 1929, Mussolini se ne è attribuita la maggior parte dei meriti. In realtà, essa fu progettata nel 1920-1921, quando, secondo la leggenda fascista, l'Italia era "alle prese col bolscevismo." È il piu gran monumento che si sia potuto erigere durante il regime fascista alle due generazioni di uomini che ricostruirono la cultura italiana durante il regime pre– fascista. La generazione che ha oggi trenta e quarant'anni, e che ha fornito le truppe d'assalto al movimento fascista, non ha ancora creato alcuna opera di rilievo. Sarebbe tuttavia ingiusto vedere nella dittatura fascista la causa di questa manchevolezza. La generazione che ha raggiunto la maturità negli ultimi quindici anni ha perso durante la guerra mondiale molti giovani di grande intelligenza e di nobili qualità. La guerra, mentre distruggeva tante forze intellettuali e morali, disorganizzava anche le scuole, e lasciava al– l'immediato futuro una triste eredità di disordine. Queste devastazioni della guerra e le difficoltà postbelliche non si fecero sentire solo in Italia, ma in tutti i paesi. Gli effetti del regime fascista potranno essere valutati appieno soltanto tra quindici o venti anni, quando la generazione che si è andata formando nell'atmosfera intellettuale e morale della dittatura sarà giunta a completa maturità. Quali profezie è pcssibile fare sui prodotti spirituali di questa gene– razione? Nell'ottobre del 1931, il quotidiano romano Il Lavoro fascista pro– mosse una inchiesta tra gli editori per accertare i motivi per cui i libri italiani non venissero generalmente piu diffusi all'estero. Un solo editore, Formiggini, rispose: "È necessario evitare che la fìlosofìa, la scienza e l'arte italiana sembrino monopolizzate dalle correnti predominanti, oltre le quali non vi è altro che 'tabula rasa.'" È tuttavia difficile concepire il fascismo in veste diversa da quella di un regime di monopolio (" regime totalitario," come dicono i fascisti) anche, e specialmente, nel campo intellettuale. In un paese dove la stampa è libera, 1 Da "Books Abroad," University of Oklahoma, estate 1937. [N.d.C.] 580 BiblotecaGino Bianco

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