Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Per quindici anni tutte le forze conservatrici d'Europa e degli Stati Uniti hanno dato a Mussolini l'appoggio diplomatico, morale e finanziario che gli era necessario per opprimere il popolo italiano. Dal 1924 al 1934 il governo inglese è stato il suo migliore amico. Nel 1935 Laval non fece altro che imitare quella politica di stretta amicizia con Mussolini che sir Austen Chamberlain iniziò subito dopo l'assassinio di Matteotti e che tra– smise ad Arthur Handerson, a sir John Simon e a sir Samuel Hoare. Il popolo inglese, in realtà non era favorevole a questa politica, e, quando gli intenti ne divennero chiari, un'ondata di scontento popolare travolse sir Samuel Hoare. Pure, nel momento in cui il popolo italiano è vittima di una tragedia di cui i diplomatici inglesi e francesi ed i banchieri americani sono tanto responsabili quanto lo stesso Mussolini, troviamo gente che chiede: "E dopo Mussolini?," affermando che l'Italia non potrà tirare avanti senza di lui e che perciò è necessario liberarlo dall"' imbroglio" della guerra di Abissinia onde prevenire una nuova ondata di comunismo in Europa. Noi sottoscritti abbiamo sempre considerato il regime fascista come un nemico del benessere del popolo italiano e come un pericolo per la pace del mondo. In questo momento di terribile prova per il popolo italiano, quando anche molti di coloro che sono stati complici dei delitti di Mussolini chie– dono "E dopo?," noi rispondiamo "Italia." Noi crediamo nella vitalità, nella moralità, nella sanità e nel buon senso del popolo italiano. Esisteva un'Italia prima di Mussolini. Ci sarà un'Italia dopo di lui, un'Italia libera nel consesso delle nazioni. New York City, 26 gennaio. Processi europei1 Signori, Max Ascoli G. A. Borgese Michele Cantarella Guido Ferrando Gaetano Salvemini Lionello Venturi l'editoriale Dietro i processi sovietici del T he N ation del 6 febbraio, sostiene che la procedura giudiziaria sovietica somiglia piu a quella dei paesi continentali che a quella anglo-americana, e che nell'Europa conti- 1 Da "The Nation," New York, 3 aprile 1937. [N.d.C.] 578 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=