Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo che, se la sua tecnica di minacce e ricatti darà buoni risultati nel suo gioco etiopico, l'ultima speranza di pace per l'Europa sta per svanire. Essi convengono inoltre che Mussolini ha gettato l'Italia in un'avventura che, nel migliore dei casi, non vale quel che costa e che, dopo avergli sollevato contro la coscienza del mondo intero, può finire in un disastro fatale. No– nostante tutto ciò, molti sono ancora turbati all'idea che il regime di Mus– solini possa crollare in seguito ad un insuccesso in Etiopia. Si chiedono: "E dopo?" e rispondono che si verificherebbe in Italia una rivoluzione co– munista. Questo è solo la riesumazione del vecchio e screditato mito per cui tredici anni fa Mussolini salvò l'Italia e l'Europa, anzi il mondo intero, dal bolscevismo. Cosa accadrebbe in Italia, in realtà, se Mussolini morisse? Le possibilità sono molte. La meno probabile di tutte è la rivoluzione comunista. L'Italia non è la Russia. È un paese di piccoli industriali, di artigiani, di commercianti, di professionisti a basso reddito e di piccoli proprietari terrieri. Vi sono in Italia 9.600.000 individui che pagano, l'impo– sta fondiaria. Qualsiasi governo tentasse di espropriare tutta questa gente, dovrebbe subito ripensarci. Inoltre l'Italia deve importare dall'estero quasi tutte le materie prime ed una larga parte dei prodotti alimentari. Se vi si instaurasse un regime comunista, i capitalisti del resto del mondo lo boi– cotterebbero, ed in quindici giorni esso crollerebbe sotto il peso di queste "sanzioni." Gli stessi comunisti italiani sono perfettamente consapevoli del– l'impossibilità di effettuare una rivoluzione comunista. Soltanto poche set– timane or sono a Bruxelles, ad una conferenza di delegati di esuli italiani antifascisti, i comunisti hanno dichiarato di non volersi opporre all'even– tuale instaurazione di un regime "borghese 112 in Italia, a condizione che esso ripristini le libertà politiche. Se il regime fascista finisse, il compito di ricostruire l'Italia sulle rovi– ne economiche e morali, risultato di tredici anni di fascismo, sarebbe for– midabile, un ingrato lavoro per chiunque vi si impegnasse. Secondo i no– stri rilievi sulla situazione, riteniamo che, sotto gli auspici della monarchia e del Vaticano potrebbe formarsi una coalizione di capi militari, di fasci– sti non piu fedeli a Mussolini e di uomini politici "prefascisti" discesi dalle polverose soffitte e rispolverati per l'occasione. Una coalizione del genere si poggerebbe all'esercito regolare, alla burocrazia, alla polizia, al clero cat– tolico ed ai gr~ndi industriali. Questi porrebbero termine alla guerra d'Etio– pia, ripristinerebbero le istituzioni rappresentative sulla base di un suffragio ristretto, restaurerebbero in misura limitata le libertà politiche e supere.– rebbero in tal modo la crisi. La coalizione potrebbe durare un certo tempo. Non si sa se potrebbe durare indefinitamente. Non appena gli italiani avessero la garanzia di un 2 Nel testo è "bourgeois. 11 [N.d.C.] 576 BiblotecaGino Bianco

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