Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo parte quel che potrebbero fare gli Stati Uniti secondo il Patto Kellogg) obbli– gherebbe Mussolini ad astenersi dalla guerra. Se il governo britannico e quello francese 11011 compiono azioni di forza, non è perché desiderano evi– tare la guerra, ma perché sono entrambi impegnati a lasciare mano libera a Mussolini. Parlando a Southampton, il 27 luglio, Lord Londonderry affermò che la Società delle Nazioni "esisteva per risolvere pacificamente le dispute internazionali e non per eliminare la guerra con la guerra. 11 Se queste pa– role hanno un significato, vogliono dire che la Società delle Nazioni esiste ma per mantenere la pace soltanto tra coloro che vogliono la pace, ma che non appena vi è qualcuno che assicuratosi della connivenza di almeno una _ delle grandi potenze, sia deciso a fare la guerra, la Società delle Nazioni di– venta inoperante. Il suo atto di costituzione, il patto Kellogg e tutte le altre garanzie dirette a rafforzare la pace attraverso sanzioni, si dimostrano parole vuote. L'Europa torna de jure alla legge della giungla. Una volta chiarito questo punto, non è necessario seguire nei dettagli la tortuosa procedura con cui il Consiglio della Società delle Nazioni si arren– derà a Mussolini. Già nel suo exposé dell'll luglio, sir Samuel Hoare ne rivelò la linea di sviluppo. Egli affermò che sperava di evitare la calamità della guerra "sia mediante l'apparato del trattato del 1906, sia mediante quello della Società delle Nazioni o di entrambi. 11 Col trattato del 1906, come già accennato, la Gran Bretagna, la Francia e l'Italia si erano riservate le deci– sioni nel caso in cui si discutesse la posizione internazionale dell'Abissinia. Cosf l'apparato del 1906 prevale su quello della Società delle Nazioni. Que– st'ultima verrà chiamata in causa solo .dopo che le altre potenze privilegiate saranno giunte ad un accordo. Ciò risulta chiaro dai tre comunicati ufficiali apparsi sulla stampa del 5 agosto, relativi ai risultati delle negoziazioni te– nute a Ginevra tra Laval, Eden ed il barone Aloisi. Il primo comunicato an– nunciava che il 1 ° agosto, in assenza del rappresentante abissino, i tre dele– gati avevano deciso che il diritto di negoziare una soluzione del conflitto, secondo il patto del 1906, era di competenza, non della Società delle Nazio;-– ni, bensi delle tre potenze firmatarie dell'accordo. Con il secondo comunicato, in data 4 agosto, il Consiglio della Società delle Nazioni accettava la tesi di Mussolini che, cioè, la Commissione d'inchiesta sull'incidente del Ual Ual non debba accertare che il Ual Ual sia o meno in territorio abissino, ma soltanto chi delle due parti sia stata l'aggressore. Se il verdetto sarà contrario all'Abissinia, tanto di guadagnato per Mussolini. Ma, indipendentemente dal– la decisione della Commissione, egli ha già ripetutamente annunciato l'in– tenzione di risolvere a modo suo l'intero problema dei rapporti italo-abissini e, se necessario, con la guerra. Il terzo comunicato, anch'esso del 4 agosto, stabiliva che il Consiglio si sarebbe aggiornato fino al 4 settembre, giorno in cui avrebbe esaminato la questione. Questo significa che nel frattempo le tre potenze privilegiate continueranno le trattative e che la riunione del 4 set– tembre sarà tenuta al semplice scopo di registrare le loro decisioni. In breve, il Foreign Office ed il Quai d'Orsay continueranno a dare a Mussolini l'ap- 570 BiblotecaGino Bianco

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