Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Mussolini, l'Inghilterra e l'Etiopia gnosticare e di dare dei rimedi. Egli domanda allora un esperto - il medi– co - e gli chiede di risolvere questi problemi tecnici. Colui che sceglie un medico non è in grado di giudicare in precedenza se questi è buono o cat– tivo. Se egli avesse potuto giudicare dell'abilità tecnica del medico, sareb– be stato egli stesso un medico, e non avrebbe avuto bisogno di andare in giro alla ricerca di un altro esperto. Una volta scelto il medico, l'ammalato o guarisce perché doveva guarire o muore perché doveva morire. Comun– que, se l'ammalato guarisce, egli stesso e il suo amico ne traggono la con– clusione che il medico era un bravo' esperto. Se il malato muore, la colpa è del dottore. Se la malattia si prolunga troppo, il paziente e l'amico van– no da un esperto all'altro finché il paziente guarisce o muore. Se non po– teste cambiare il vostro dottore, questi diventerebbe il vostro dittatore, e voi non il suo cliente, ma il suo suddito. Nei problemi politici il pubblico, gregge comune, è il paziente. Il suo compito, in un governo democratico, non è quello di risolvere dei pro.– b!emi tecnici. Esso consiste semplicemente nel dire se si sente male o bene, e lo dice attraverso la stampa, le associazioni, e nel giorno delle elezioni. Se il popolo sta bene, esso attribuisce la prosperità di cui gode, al partito che è al potere e rielegge gli uomini politici di quello. Se non sta bene, vota per i deputati dell'opposizione. Gli uomini politici cosf eletti non sono degli esperti. Sono gli amici della persona malata che le procurano i dot– tori per curarsi. Scelgono gli esperti ai quali sono affidate le soluzioni dei problemi tecnici. Li cambiano se la risoluzione avviene troppo lentamente o se le condizioni divengono piu gravi invece di migliorare. Mussolini, l'Inghilterra e l'Etiopia1 I Negli accordi fra sir Austen Chamberlain e Mussolini del dicembre 1925, il governo britannico si impegnò a fare tutti i passi diplomatici ne– cessari per indurre il negus a cedere al governo italiano la facoltà di co– struire una ferrovia destinata a mettere in· comunicazione l'Eritrea con la Somalia attraverso l'Abissinia. Quando si tenga presente una carta dell'Africa Orientale, risulta chia– ro che raramente è stata concepita una pazzia economica piu grossolàna 1 Da "Giustizia e Libertà," Parigi, 21 giugno 1935. [N.d.C.] 555 BiblotecaGino Bianco

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