Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Capitale e lavoro nell'Italia fascista di licenziamento, preavviso, ferie e mancata applicazione dei minimi di paga 11 (Lavoro fascista, 14 novembre 1930). Il 28 aprile 1931 lo stesso giornale scriveva su questa "tremenda e purulenta piaga 11 : "Il male continuerà fino a che il cancro non sarà asportato da una violenta operazione chirurgica. Intanto l'operaio, per paura di perdere il posto, è angariato con ogni specie di vessazioni e di oppressioni arbitrarie. 11 Inutile dire che il cancro non fu mai rimosso. Il 13 dicembre 1932 il giornale scriveva: "Vediamo che cosa avviene ove esiste un contratto di lavoro. Tutti i patti finora sottoscritti fissano un minimo di salario, un minimo al disotto del quale non si può discendere. La situazione di fatto per i salari piu alti dovrebbe pertanto essere lasciata immutata. Molti datori di lavoro, invece, stipulato un con– tratto, si sentono immediatamente autorizzati ad applicare come massimo di guadagno il minimo contrattuale, incidendo cos1 ulteriormente sui salari di fatto. 11 "Speriamo, 11 concludeva il giornale, "che la Confederazione de– gli industriali provveda a frenare queste infrazioni prima che sia necessario scendere alla denuncia dei casi particolari. 11 Ma i padroni non si preoccu– parono di queste minacce. Sapevano benissimo che il giornale sarebbe stato messo subito a tacere se avesse cominciato a fare i loro nomi e avesse di– mostrato cosf in che modo i piu potenti fra essi intendevano la cooperazione delle classi. Il 7 marzo 1933, un industriale che è anche deputato, Scotti, parlando alla Camera, sostenne che "occorreva fissare i minimi di paga sufficientemente bassi, per non dar luogo alle inevitabili e purtroppo larghe inadempienze 11 che si verificavano come era accaduto nel contratto dei cotonieri che era stato "recentemente stipulato. 11 Sul Lavoro fascista del 2 giugno 1933, un funzionario dei sindacati, Clavenzani, affermò che nelle industrie chimiche gli operai invece di ottenere il salario convenuto di li– re 16,45 al giorno, ottenevano solamente 14 lire: "di queste riduzioni che si effettuano all'infuori della volontà delle organizzazioni, ci sono esempi in tutte le categorie. 11 A noi risulta che in provincia di Catania, nel 1932, in barba a tutti i contratti collettivi, molti giornalieri agricoli ricevevano 2 lire per una giornata di lavoro. Uno dei trucchi che i padroni impiegano per ridurre i salari è spie– gato sul Lavoro fascista (14 dicembre 1932): Se la disciplina contrattuale ancora non è avvenuta si assiste per lo piu a questo assurdo. L'organizzazione operaia chiede che la situazione di fatto sia rispecchiata nel patto di lavoro da sottoscrivere ... L'organizzazione industriale, invece, subordina per lo piu la conclusione ad una riduzione; <:; mentre le trattative perdurano, che cosa avvie– ne? Che poco a poco, con riduzioni arbitrarie .il livello salariale di fatto viene ab– bassato... Nell'agosto 1932 furono "sistemati 11 - cosf si dice nel gergo del "_sin– dacalismo 11 fascista - i salari degli operai delle miniere di zolfo della Sicilia. Come? In un modo semplicissimo. I padroni si presentarono alle trattative dopo avere ridotto i salari degli operai al di sotto del minimo 523 BiblotecaGino Bianco

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