Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo ditare il sindacalismo fascista. Ci sia, dunque, permesso aggmngere altri fatti per dissipare qualunque sospetto di questo genere. Secondo i calcoli del prof. Mortara, prendendo per base l'indice 100 per il 1913, i numeri-indici dei salari e del costo della vita dal 1922 al 1925 erano i seguenti: 1913-14 1922 (2° sem.) 1923 (1° sem.) 1925 (2° sem.) Costo della vita 100 498 495 628 Paghe 100 505 480 545 Questo genere di cifre deve essere sempre utilizzato con cautela, per– ché i criteri con cui sono calcolati i numeri indici delle paghe e del costo della vita sono piuttosto arbitrari ed anche indipendentemente da questo, le medie sono sempre ingannatrici: la media fra un uomo che è malato d'indigestione e un uomo che muore di fame, è un uomo che ha fatto un buon pranzo. Ma nell'insieme le cifre elaborate dal Mortara, sulla base dei dati piu attendibili, ci permettono di affermare che prima della "marcia su Roma" i salari reali degli operai italiani erano un po' piu elevati di quelli che vigevano alla vigilia della guerra, e che nei primi tre anni del regime fascista scesero notevolmente sotto quel livello. 36 Nella primavera del 1926, le organizzazioni legalmente riconosciute nacquero. Il 1° luglio Mussolini concesse ai datori di lavoro l'autorità di aumentare le giornate lavorative da 8 a 9 ore. L'ora addizionale - dichiarò in un'intervista col Daily Mail, 2 luglio 1926, - do– vrà essere lavorata senza un aumento di paga soltanto in quelle industrie, come le tes– sili, che sopportano la concorrenza estera. Nelle industrie prospere un pagamento addi– zionale per l'ora extra sarà fissato per mezzo di trattative tra le organizzazioni rappre– sentanti il capitale e il lavoro. Nel marzo e aprile 1927 la stampa sviluppò una campagna per prova– re che in conseguenza della politica di rivalutazione della lira, iniziata nel- 1'agosto '26, il costo della vita doveva scendere e lo Stato fascista sarebbe riuscito a farlo scendere. Il 2 maggio 1927, i sindacati fascisti della provin– cia di Brescia tennero un congresso cui fu presente il segretario generale del 36 Gli industriali, sostenuti dal prof. Gini, tentarono di contestare i calcoli del Mortara. Ma questi, poté far giustizia senza troppe difficoltà delle loro fallacie: "Le parti interessate," scrisse, "sono le ultime capaci di una opiniom: imparziale" (Prospettive economiche, 1926, pp. 453-4). Dopo questa controversia, d'altronde, Mortara trovò conveniente sopprimere il ca– pitolo sul lavoro nelle sue Prospettive del 1927 e negli anni seguenti. Non solo ma dal 1928 in poi nel calcolare l'indice delle paghe egli ha preso come base i dati forniti dalla Confe– derazione nazionale dell'industria, organo di quegli stessi industriali che nel 1926 erano "i meno capaci di un'opinione imparziale." Come risultato, sparirono dalle Prospettive del 1929, p. 454, del 1930, p. 517, e 1931, p. 459, i numeri indici che erano stati dati nelle Prospettive del 1927, p. 442 e nel 1928, p. 442, e in loro vece apparvero altre serie, in base alle quali le paghe, anziché essere calate nel 1923 erano realmente cresciute. 516 BiblotecaGino Bianco

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