Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo duzione del 7,5% nel 1928. Ottennero un aumento dell'l,5% nel 1929, ma furono forzati ad accettare una nuova riduzione del 7,5% nel 1930. 30 Nel 1931 i padroni richiesero una nuova falcidia del 35% sulle paghe del 1930. I funzionari dei sindacati si affrettarono, come d'uso, a offrire una riduzione del 20%, La magistratura del lavoro fissò la riduzione al 24%, 31 Nel 1932 i prezzi del riso aumentarono. Poiché le precedenti riduzioni di paghe erano state giustificate dalla caduta dei prezzi, l'aumento del 1932 avrebbe dovuto portare ad un raggiustamento dei salari. Al contrario, si legge nel quotidiano ufficiale dei sindacati, Lavoro Fascista, 10 aprile 1932: "I sindacati agricoli (cioè i funzionari che li reggono) prendendo in consi– derazione gli interessi della produzione, non credono consigliabile avvan– taggiarsi del miglioramento del mercato, e consentono che le paghe del 1932 siano quelle che furono nel 1931." Il 14 maggio e il 31 maggio 1933 i giornali hanno dato notizia del con– tratto per il 1933. Esso ha avuto per conseguenza una nuova riduzione: il salario delle lavoratrici forestiere è disceso da 10,64 a 10,50 al giorno; quel– lo delle lavoratrici locali da una media di L. 10 a una di L. 8,80 al giorno. Cosf dal 1926 al 1933 la paga giornaliera di quelle donne è calata da 22,50 e 20,40 a 10,50, e a una media di 9,30, cioè è stata falcidiata del 53%, Assistendo alla via crucis di queste povere donne, il cui lavoro è mal– sano e penosissimo, abbiamo incontrato due casi in cui la magistratura ha sentenziato fra i padroni e i funzionari che dirigono i sindacati. In tutti e due i casi si è svolta la medesima manovra: i datori di lavoro hanno chie– sto una grave diminuzione di paghe; i funzionari dei sindacati ne hanno offerta una minore; la magistratura del lavoro o ha confermato le conces– sioni fatte dai funzionari o ha concesso ai padroni una maggiore riduzio– ne, senza accettare interamente le loro richieste. In conseguenza i funzio– nari hanno proclamato che i padroni erano stati sconfitti ed hanno eleva– to osanna alla magistratura del lavoro. Il 18 settembre 1927, durante il congresso dei lavoratori (cioè dei funzionari dei sindacati agricoli) della provincia di Milano, il segretario provinciale dei sindacati fascisti presen– tò al presidente della Confederazione nazionale, Rossoni, in nome delle mondariso, "una statua in bronzo rappresentante la Fede, in ricordo della prima sentenza della magistratura del lavoro, davanti alla quale Rossoni aveva sostenuto la causa dei lavoratori. " 32 Al tempo stesso le paghe erano state ridotte. Un altro caso di questa commedia si ebbe nel gennaio 1928 quando gli armatori, non contenti delle riduzioni deliberate nel 1927, richiesero che le paghe fossero ancora abbassate da L. 575 a L. 468 al mese per i marinai dei piroscafi per passeggeri, e da L. 585 a L. 468 quelle dei mari- 29 Questi dati vennero in luce durante la discussione davanti alla magistratura del lavoro nel giugno 1931. 31 "La Stampa," Torino, 19 giugno 1931. 3 2 "Corriere della Sera," 19 settembre 1927. 514 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=