Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Il 1° novembre 1927, il sottosegretario delle Corporazioni richiamò l'at– tenzione del gran consiglio sulla "necessità di rendere piu stretto, rigido e decisivo il controllo sui funzionari delle organizzazioni legalmente rico– nosciute e piu effettive le sanzioni contro di essi." Il gran consiglio si affrettò a promulgare sedici principi direttivi per le organizzazioni legali. Il terzo dice: "La scelta e il controllo dei dirigenti le organizzazioni devo– no essere fatti con accresciuta severità." Con una circolare del 9 novembre 1927, il Ministero delle corporazioni ordinava alle organizzazioni di in– viare le liste di tutti i loro funzionari, riservandosi l'autorità di indicare quali mutamenti si dovessero fare. In un discorso del 15 marzo 1928 alla Camera, il sottosegretario del Ministero delle corporazioni dichiarava: "Vi– giliamo la formazione e selezione del personale nelle organizzazioni le– galmente riconosciute, in cooperazione col Ministero degli interni e col se– gretario del partito." Nel 1933 la sorveglianza continuava sempre assai ri– gida.10 Ogni presidente o segretario nell'interno della propria organizzazione è una specie di Mussolini in miniatura. Egli "dirige e rappresenta l'orga– nizzazione, è responsabile di essa ed esercita poteri disciplinari sopra i suoi membri." Nessuno può entrare nell'organizzazione del suo mestiere se il detto segretario non lo ammette. D'altra parte, il segretario può espellere qualsiasi membro che, per opinione sua, sia "indesiderabile dal punto di vista morale o politico." Le riunioni delle organizzazioni locali e i congressi delle Federazioni o Confederazioni nazionali, hanno luogo solamente quando le autorità del governo o del partito li consentono e li ritengono necessar1. Nel gennaio 1928, gli chauffeurs di Milano indissero, nella dovuta forma, una riunione della loro organizzazione. Il giorno dopo comparf nei giornali una nota della Federazione sconfessante la riunione tenutasi la sera precedente come non autorizzata dalle superiori gerarchie. Parecchi capi dell'organizzazione furono arrestati, insieme a molti chauffeurs che avevano preso parte alla riunione. Il 18 novembre 1928 apparve nella stampa una circolare del Mi– nistero delle corporazioni annunciante che nessun congresso nazionale si sarebbe tenuto fino a nuovo ordine; nel caso che riunioni locali fossero state necessarie, era severamente proibito ogni pubblicità intorno ad esse. Del resto le riunioni locali, come i congressi provinciali e nazionali, sono indetti per commemorazioni e cerimonie e non per altro. Un piu o meno importante personaggio fascista fa un discorso esaltando Mussolini e il regime, qualche segretario legge una relazione, talvolta vi è una parven– za di discussione, piu spesso non c'è neanche questa, e l'operato del segre– tario o del direttorio è approvato per acclamazione. Se qualcuno avesse la temerità di emettere critiche o appena di domandare fastidiose spiegazioni, 10 Il sottosegretario al Ministero delle corporazioni disse alla Camera il 10 marzo 1933: "Per quanto attiene alla selezione dei quadri, la vigilanza del Ministero con l'ausilio politico del partito, si è esplicata e si esplica in maniera attenta e rigorosa." 502 BiblotecaGino Bianco

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