Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Pio Xl e gli allogeni col confino. Cosi i vescovi vengono sostitmtl, nell'amministrazione della Chiesa, dai questori. E Pio XI ... prega. Con i greci del Dodecaneso Pio XI può non avere nessuno di quei ri– guardi che gli sono necessari coi cattolici slavi e piu ancora coi tedeschi. I greci del Dodecaneso infatti non sono cattolici, ma solamente cristiani sci– smatici: il capo della Chiesa cattolica non solo non ha nessun obbligo di proteggerli, ma deve cercare di convertirli alla vera fede approfittando delle opportunità politiche fornitegli dalla dominazione italiana. Ecco perché nel giugno 1928, Pio XI, "ascoltando le fervide invocazioni dei cattolici delle isole" - cattolici dei quali nessuno apparteneva alla popolazione indigena, ma tutti erano funzionari e preti e frati importati dall'Italia - costituf le isole in un arcivescovado avente il centro in Rodi. Francescani e altri ordi– ni religiosi, protetti dal governo fascista, fanno la "propaganda" come se fossero in paesi selvaggi, esasperando nel "popolino" greco l'odio tradi– zionale per i "latini." Nel settembre del 1931, gli intrusi fecero un clamo– roso atto di possesso tenendo in Rodi un congresso eucaristico, che si con– chiuse con una solenne processione: Tutte le case degli ortodossi - racconta gongolando l'Osservatore Romano, 2 set– tembre 1931 - erano pavesate a festa con i tappeti piu. belli appesi sulle pareti e con i capi di famiglia che aspettavano per bruciare l'incenso al passaggio del Santissimo e aspergere il corteo con acque odorose secondo il rito loro. Questo omaggio della popola– zione che, pur essendo fuori del grembo della Chiesa cattolica, ha voluto accomunarsi ai cattolici nell'omaggio a Gesu Sacramentato, impressionò profondamente tutti i presenti. Non meno notevole fu vedere molte case di ebrei e di musulmani anch'esse parate a festa e adorne di bandiere e di tappeti... Le magnifiche giornate del congresso eucaristico di Rodi non potevano chiudersi con un trionfo piu bello, piu consolante. Per ottenere un trionfo cosi bello, cosi consolante, in terra scismatica, ben era giusto che Pio XI consentisse al governo fascista di prendersi altro– ve qualche piccola libertà sulla pelle di 200 mila cattolici tedeschi e di 500 mila cattolici slavi. Assistevano al congresso eucaristico di Rodi non solo un frate minore arrivato fresco dalla California, ma anche il cavaliere Von Puttingen "espressamente venuto in rappresentanza dei cavalieri tedeschi dell'ordine Gerosolimitano." Questo signore, probabilmente, si commuove anche lui al pensiero di quel che soffrono sotto il giogo fascista i suoi con– nazionali dell'Alto Adige; ma trattandosi in Rodi, non di tedeschi e non di cattolici, era naturale! che egli dimostrasse con la sua presenza quanto rie– scano graditi ai suoi pari i metodi con cui la Santa Sede conquista alla fede cattolica una terra scismatica. Nel pontificato di Pio XI è questa, senz'alcun dubbio, la pagina piu obbrobriosa di tutte. 12 u Bibliografia sull'Alto Adige: PAUL HERRE, Die Sudtiroler Frage, Munich, C. H. Beck, 1927; ATHANASIUS, Die Seelennoteines bedranaten Volkes, Innsbruck, 1927; EoouARD RENT-Nrco– LUSSI, Tyrol under the Axe of Italian Fascism, London, George Allen an Unwin, 1930. Sulla Venezia Giulia: Italy and the Jugoslav Minority within ber border, Ljubljana, The 497 BiblotecaGino Bianco

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