Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo tà," è che esso non offre per il problema della terra nessuna soluzione defi– nitiva. Anche questo è vero. Ma chi esamina il programma di "Giustizia e Li– bertà," deve ricordarsi che esso non pretende di risolvere tutti i problemi per tutta l'eternità. Si propone di definire le soluzioni di quei problemi piu importanti che dovranno essere affrontati nel breve periodo di trapasso fra una rivoluzione antifascista e il costituirsi di un governo regolare. Il pro– gramma di "Giustizia e Libertà" non è il programma della Costituente. È il programma per il periodo rivoluzionario che precede la Costituente. Non è un punto di arrivo: è un punto di partenza. Ora il problema della terra consta di due problemi assai diversi, per quanto interdipendenti: il problema dell'attribuzione della proprietà, o pro– blema fondiario; e il problema della produzione agricola, o problema agrario. Il problema fondiario, - cioè di trasferimento della terra da una classe a un'altra - può essere risolto con relativa rapidità, bene o male, per via di leggi e decreti. Ma il problema agrario non si risolve a vapore. Una fab– brica può essere costruita in tre mesi, e anche meno, e appena costruita comincia a produrre. La terra invece domanda anni per esser bonificata, dis. sodata, portata ad alta coltura. E il problema agrario è irto di tante inco– gnite, che nessuno può pretendere di possedere la chiave che apre tutte le serrature. I comunisti russi, dopo quindici anni dalla rivoluzione del 1917, stanno ancora a provare, riprovare, tentare e ritornare sui loro passi. 2 Non c'è bisogno di essere profeti per prevedere che le moltitudini agri– cole italiane, il giorno in cui si sentiranno libere di fare a modo loro si preoccuperanno non del problema agrario a lunga scadenza, ma del proble– ma fondiario, immediato, cioè rivendicheranno a sé la propria terra. Questo hanno sempre fatto e sempre faranno. Gli uomini del governo provvisorio e quelli dei governi provvisori locali dovranno affrontare quel problema. Non potranno dire alle moltitudini rurali: state buone ad aspettare che venga la Costituente a dirvi quel che dovete fare. Dovranno aiutarle senza ritardo a fa– re quel che esse vorranno fare; aiutarle, non mettendosi alla cieca a servizio di tutti i capricci di chi urlerà di piu; ma secondando o promuovendo con energia le iniziative utili, ed opponendosi con franchezza e coraggio alle direttive assurde o dannose. Operare come consiglieri fraterni, non come demagoghi sfruttatori di tutti gli impulsi, ragionevoli o irragionevoli che siano. A questo scopo, è necessario che gli uomini che avranno le responsa– bilità del governo provvisorio centrale, e dei governi provvisori locali, ab– biano idee chiare sulla condotta da seguire, se vorranno evitare spropositi che condurrebbero a terribili disastri. Al resto si provvederà in seguito. Via facendo si accomodano le some. Questo sistema di idee è agli antipodi del sistema comunista. 2 Proprio in questi ultimi mesi il governo sovietico ha fatto ampie concessioni ai piccoli coltivatori, riducendo le quote sottoposte a requisizione, allargando la libertà di commercio, e riconoscendo al contadino il diritto di allevare per suo conto esclusivo galline, maiali, bovini ecc. 470 BiblotecaGino Bianco

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