Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

La njorma fondiaria piamo del problema della terra in Italia, è che questa terra è già quasi tut– ta occupata da medi e piccoli proprietari e da medi e piccoli coltivatori. I censimenti italiani non distinguono chiaramente le diverse categorie della popolazione agricola. Perciò dobbiamo contentarci di dati assai im– perfetti, correggendoli alla meglio secondo le ipotesi piu attendibili. Secondo queste ipotesi, e facendo cifre tonde, noi abbiamo in Italia un milione di proprietari di terre che vivono nelle città, e un milione e 600.000 proprietari rurali. Le terre che i proprietari cittadini non coltivano personalmente, sono tenute da fittabili, cioè da capitalisti che dirigono i lavori, oppure da picco– li fittaioli o mezzadri od obbligati che fanno fruttare la terra col loro lavo– ro personale. I fittabili capitalisti non sono molto numerosi: ammontano appena a 60.000. I piccoli fìttaioli, i mezzadri, gli obbligati ammontano a un milione e 300 mila. Tra i proprietari rurali, una minoranza, circa 120.000, non coltivano manualmente le loro terre ma dirigono i lavori che sono fatti da salariati. · Il resto, cioè un milione e mezzo, lavora personalmente le terre. In conclusione fra piccoli coltivatori di terre altrui e piccoli proprietari, noi abbiamo in Italia 2 milioni e 800 mila persone. Finalmente abbiamo i braccianti, o giornalieri, o avventizi, che non hanno nessun legame con nessuna terra. Stando alle statistiche i braccianti sarebbero in Italia un milione e 400 mila. Ma per la esperienza che io ho dell'Italia meridionale, io sospetto che molti piccoli proprietari e piccoli fittaioli compaiano come giornalieri, so– lamente perché l'impiegato del censimento, che è andato casa per casa com– pilando i fogli di famiglia, ha classificato il capo famiglia come bracciante, avuto riguardo alla sua occupazione prevalente o alla povertà dell'abita– zione, senza badare se l'interessato avesse anche la qualità di minuscolo fittaiolo o di minuscolo proprietario. Bisogna ricordare che non esistono frontiere fra la piccola proprietà coltivatrice, il piccolo affitto e il braccian– tato. Nel Mezzogiorno e nelle isole è assai comune il caso del contadino che è proprietario di un piccolo pezzo di terra, mezzo ettaro e anche meno, o che tiene anche ad affitto qualche fondicciolo senza essere proprietario di niente; in certe settimane dell'anno ha bisogno di impiegare sulla propria terra il lavoro di avventizi; ma di regola le sue terricciuole non assorbono tutto il suo lavoro né gli fruttano tanto da mantenere la famiglia; perciò nelle giornate in cui le sue terre non gli danno nulla da fare, va come sala– riato sulle terre altrui; in certe stagioni va a cercar lavoro avventizio anche fuori del comune ed anche nelle provincie vicine. · Perciò è assai facile prendere per bracciante uno che è anche piccolo fit– taiolo o piccolo proprietario. 465 BiblotecaGino Bianco

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