Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Una precisazione pos1z10ne netta per potersi buttare di qua o di là, secondo le circostanze, non debbono trovare posto nelle nostre file. Ognuno al suo posto. Questa è la condizione essenziale non solo per combattere e vincere, ma anche per agire con chiarezza di idee ed efficacia all'indomani della vittoria. V na precisazione1 Signore, sul Vostro giornale dell'8 giugno, il mio nome è stato riportato come quello di uno dei capi dell'organizzazione antifascista italiana "Giustizia e Libertà." La prego di voler specificare che approvo il programma di "Giustizia e Libertà" il quale, sia detto tra parentesi, non chiede la drastica repres– sione di tutti coloro che hanno personalmente beneficiato del fascismo, e che ammiro profondamente gli uomini che dedicano la loro vita alla cau– sa della libertà italiana e della pace europea. Non posso però accettare il merito, che non mi spetta, di esserne capo. Non sono a capo di nessuna . . orgamzzaz10ne. La lotta per la libertà italiana deve essere condotta dai giovani, i qua– li devono aver modo di trovare da soli la strada. L'unica cosa che noi vec– chi possiamo, e dobbiamo fare, è di aiutarli fin dove è possibile, senza pretendere di guidarli. Parigi (Francia). I conservatori2 I piu fra i conservatori sono oggi, m Italia, fascisti. Ma ve ne sono anche degli antifascisti. Questi si chiamano liberali. Ma rimangono sempre conservatori. i Da "The New Republic," New York, 27 luglio 1932. [N.d.C.] 2 Da "Quaderno cti 'Giustizia e Libertà'," n. 4, settembre 1932: Sia il cors_iv_o I conser~ vatori che qùello intitolato La bella guerra, pubblicati sullo stesso fascicolo della rivista, uno dt seguito all'altro, sono anonimi. [N.d.C.] 459 BiblotecaGino Bianco

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