Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Dittatura e democrazia sero ad agire non per salvare l'Italia dal fascismo, ma per salvare se stessi dalla rovina. Quello che essi volevano era sostituire in Italia al fascismo con Mussolini un neo-fascismo senza Mussolini. È ben difficile ammettere che Lauro, messo di fronte a questa nuova situazione, se ne sarebbe accontentato, come se essa rappresentasse la cul– minazione delle sue speranze. Piu difficile ancora è ritenere che egli avreb– be insistito nel suo piano primitivo dopo la fuga del re e di Badoglio da Roma e dopo la totale disintegrazione delle forze arinate provocata da quel– la fuga. Dittatura e democrazia' I Noi neghiamo che una dittatura del proletariato sia possibile oggi in Italia, se con questa formula si vuole indicare, coi marxisti della stretta os– servanza, il proletariato industriale che instaura la propria dittatura di clas– se nella società capitalista giunta all'apogeo del suo sviluppo interno. Una classe proletaria industriale capace di realizzare le previsioni di Marx non si è trovata finora neanche nei paesi a piu avanzato sviluppo capitalista, neanche nelle convulsioni sporadiche del dopoguerra. Non è il caso di discutere le ragioni di questa sperimentata incapacità; se essa cioè si debba attribuire a un tradimento che i socialdemocratici avrebbero perpetrato contro la causa del proletariato (spiegazione dei marxisti comu– nisti): o all'ancora incompleto sviluppo del meccanicismo sociale (spiega– zione dei marxisti socialdemocratici); o ad un errore intrinseco da cui la dottrina marxista sia inficiata nel suo metodo di diagnosi e di prognosi (spiegazione antimarxista). "Giustizia e Libertà" non è un sinedrio per di– scussioni dottrinali. Le basta per· orientare senza vani miraggi la sua azione pratica, prendere atto di questa esperienza storica indisputabile: che in nes– sun paese, finora, il proletariato industriale ha saputo o ha voluto o ha po– tuto instaurare la dittatura della propria classe. Meno che mai una eventualità di quèsto genere può essere presa in considerazione per un paese come l'Italia. In Italia la maggioranza del– la popolazione è formata di piccoli e medi industriali, di artigiani i~di- 1 Da "Quaderno di 'Giustizia e Libertà'," n. 2, marzo 1932. L'articolo è anonimo, ma Michele Cantarella mi ha cortesemente comunicato di aver trovato un ritaglio di tale articolo con la firma di Salvemini. [N.d.C.] 453 BiblotecaGino Bianco

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