Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo sub.i'. la influenza. Quando se ne liberò, soleva dire di quello che chiamava il " . d . " "C 1 1 d' dd · 1 " cimurro annunziano : e o everemo a osso, ma c1 vuo tempo. Sempre in quegli anni ebbe qualche accenno di curiosità, piu che di fe– de, religiosa. Ma ben presto cessò in lui quella curiosità. Si senti parte di un "ordine cosmico" nel quale la vita doveva essere accettata con tutti i suoi conflitti, i suoi dolori, le sue gioie. Questa visione del mondo, della vi– ta e dell'umano destino è consegnata in una poesia che fu ritrovata nelle sue carte dopo la sua morte, e che a me sembra assai bella: Ciascun mattino sugli azzurri monti Ebbre di luce balzano le aurore. Ciascun mattino i mari, i laghi, i fonti Rispecchiano il novissimo splendore. Ciascun mattino mille vivi cuori S'empion di gioia alla novella luce. Ciascun mattino nuova forza adduce Novelli canti e piu novelli amori. Dunque, fanciullo, sta' sereno e pensa Che i tuoi tormenti e la tua gioia frale Son le pallide note di un'immensa Sinfonia che trascende il bene e il male. Indifferente alle tue poche pene La Natura prosegue il suo cammino. Canta la sera e canta sul mattino E in un inno compone il male e il bene. Ascolta, ascolta il suo canoro andare, Piaciti di sue note or bianche or nere, Gli uomini sono i flutti del suo mare, La tristezza è sorella del piacere. Cosa t'importa se a soffrir sei tu? Trionfa altrove un'altra gioventu. In politica era "liberale" come Croce, nel senso che la parola aveva al– lora in Italia, cioè era un conservatore dell'Italia quale era stata creata dal Risorgimento. Accettava i diritti personali e politici dei cittadini e le istitu– zioni rappresentative e la indipendenza del governo secolare dalla Chiesa. Nell'atmosfera di un regime libero tutte le riforme e trasformazioni politiche e sociali erano accettabili, purché volute dalla maggioranza e promosse per vie legali. L'orientamento spirituale di Lauro nel 1923 è dimostrato dal fatto che nel marzo di quell'anno fece parte d'un gruppo giovanile che celebrò in Ro– ma il centenario della nascita di Renan. Papa Pio XI protestò per quella "bestemmia contro Gesu Cristo" e ordinò una messa di espiazione. Croce prese posizione netta contro il fascismo solo nel 1925, dopo che Mussolini "era andato troppo avanti," demolendo ogni reliquia delle libertà costituzionali italiane. Lauro stesso, nel 1931, nella prefazione all'opuscolo sull'" Alleanza nazionale," indicò il 1925 come l'anno critico della politica italiana. 436 BiblotecaGino Bianco

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