Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fasdsmo 350 dei vecchi 500 deputati; ma i 350 deputati nuovi non dettero nulla di buono: quasi tutti avvocatucci di provincia preoccupati dell'interesse im– mediato degli elettori; nel 1921 si sono fatti avanti i fascisti, ma hanno da– to... l'on. Giunta; alle prossime elezioni avremo 200 fascisti, ma saranno pezzenti intellettuali e morali anch'essi. E se non ci fosse il regime rap– presentativo, sarebbe lo stesso: la botte dà il vino che ha. Ritornando al filo del discorso, la Camera - per la insufficienza intellettuale e morale dei suoi componenti, riflesso della incoltura politica del paese, e per la po.– litica elettorale giolittiana che aggravava il male - era già profondamente discreditata prima della guerra. Questo spiega come nel 1915 la maggioran– za parlamentare non riesd ad impedire .l'intervento, che era voluto da una minoranza della Camera e del paese: i 300 deputati, che portarono i loro biglietti da visita a Giolitti, sentivano di non avere autorità per fare la loro politica, e cedettero alla minoranza. Durante la guerra, la Camera è stata sempre piu discreditata dalla propaganda per la guerra, mentre la Camera era per la pace. Finita la guerra, la illusione bolscevica e sovietti– sta ha fatto il resto: la scempiaggine socialista si è rivelata anche in questo: nel rinviare la rivoluzione alla "dittatura del proletariato" in un nuovo regime "soviettista" di cui nessuno sapeva niente, mentre la dittatura già esisteva di fronte alla inerzia e allo smarrimento borghese nella Camera del 1919, ma nessuno sapeva in che modo adoperarla, altro che per far bac– cano. Ne è avvenuto, che quando i fascisti hanno orientato la loro azione in senso antiparlamentare, non hanno trovato nessuno ostacolo di nessun genere. Ed una delle cause del favore, con cui è stato accolto il colpo di stato del 28 ottobre, si deve ricercare nella soddisfazione di vedere umiliata e spodestata "quella gente là." Il senatore Ruffini mi riferiva alla stazione di Torino che un contadino riassumeva l'opera dei fascisti nei seguenti ter– mini: "Mussolini ha fatto cadere molte pere marcie, resta ancora attaccata qualche zucca, speriamo cada anch'essa." Disgusto generale verso i depu– tati - ecco una delle forze che ha piu favorito il colpo di Stato militare. Ma poi? Nelle altre elezioni, se gli elettori saranno liberi i risultati non saranno diversi da quelli del 1921: e la nuova Camera sarà peggiore dell'attuale. Se le elezioni saranno fatte a bastonate, non sarà possibile con– tinuare per sempre c·osi'. in tutta Italia; e ad ogni modo, gli eletti non sa– ranno migliori perché eletti a bastonate. Allora se la prenderanno, non colle istituzioni rappresentative, ma con gli elettori: cioè vorranno abolire il suffragio universale. Il fascismo come è passato dalla fase antibolscevica al– la fase antiparlamentare, cosf deve passare dalla fase antiparlamentare alla fare antidemocratica: è una logica di ferro che lo trasporta. La lotta contro la proporzionale è il primo tentativo per incatenare in qualche modo il suffra•gio universale. Ma anche se riesciranno in questa impresa, non per questo gli eletti riesciranno migliori: quelli sono i candidati, altro non può dare la classe colta, o meglio la classe incolta, italiana. Continueremo dun– que a cercare la salvezza nel mutare gli ordinamenti costituzionali, mentre 18 BiblotecaGino Bianco

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