Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Il duce e il papa È certo che non tutte le voci levantesi nell'ambiente cattolico hanno avuto il giusto tono. Alcuni elementi cattolici non hanno rotto del tutto i ponti di collegamento con l'ideologia del partito popolare. Questi richiami devono essere cosf interpretati: molti– plichiamo i legami che ci uniscono; stringiamo le fila; raccogliamo le nostre falangi. È bene si sappia che il governo è sul chi vive, che sta in guardia, che nulla gli sfugge. Non permetteremo la rinascita di partiti o di organizzazioni da noi soppressi per sempre. Tutti devono ricordare come il partito fascista, una volta ingaggiata la lotta, va fino in fondo, lasciandosi dietro il deserto. Il 13 luglio La Tribuna, quotidiano romano diretto da un membro del gran consiglio del fascismo, dette al pensiero del duce forma ancor piu definita: L'attività dell'Azione Cattolica deve limitarsi al campo strettamente religioso. Se abbandona questo campo per dedicarsi a problemi di politica economica, di educazione fisica o d'istruzione, la sua attività si trasforma in azione politica; l'Azione Cattolica opera, cioè in sostanza, come un partito politico, cosa contraria al carattere del governo e alle leggi dello Stato; e a questo punto le dovrebbero essere imposti dei limiti. A questa tesi L'Osservatore Romano del 15.-16 luglio contrappone il punto di vista del Vaticano: Se l'economia, lo sport, la pedagogia investono problemi morali, la stampa e l'A– zione Cattolica, preoccupandosene e trattandone non trasformano in tal caso la propria attività in politica, non agiscono come partito: mantengono la loro autentica attività religiosa e morale, agiscono per la diffusione e attuazione dei principi cattolici. Riman– gono cioè nel proprio campo: anzi nella realtà concordataria dell'art. 43. Il conflitto è stato aggravato dalla sfacciata soddisfazione con cui molti cattolici hanno salutato rannuncio trionfale della Chiesa circa i patti dell'll febbraio. Mussolini, nel suo discorso del 13 maggio, si vantava di aver sop– presso piu giornali cattolici in tre mesi che nei sette anni precedenti: "Era il solo modo di riportarli al giusto tono." In quel teatro tragicomico che è l'Italia non è permesso fischiare, e nep– pure applaudire troppo, un attore che non sia una stella fascista. Tuttavia il duce non può essere contemporaneamente dappertutto per trattenere i fanatici dell'Azione Cattolica entro i limiti della prudenza. A marzo fu aperta a Bologna una piscina per gli alunni delle scuole elementari, non piu grande di una vasca per i pesci. L'arcivescovo di Bologna si sentf in dovere di "richiamare l'attenzione dei pastori spirituali" sul pericolo mortale che poteva nascondersi in quella vasca per i pesci ed invitò i geni– tori degli allievi "a non permettere che fosse messa a repentaglio la piu pregevole tra le virtu giovanili, la modestia." La mattina dopo i cittadini di Bologna trovarono che, durante la notte, mani ignote avevano rivestito di un paio di pantaloni la statua di Nettuno, capolavoro del Giambologna, che adorna la piazza principale della città. · Uno dei piu importanti motivi di malcontento è la febbre con cui le autorità ecclesiastiche e l'Azione Cattolica hanno iniziato la guerra contro 427 BiblotecaGino Bianco

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