Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul /ascismo popolare italiano, ispirato ai princip1 cattolici, dei partiti socialisti, ispirati ai princip1 marxisti, del partito repubblicano, ispirato ai princip1 di Mazzini, e dei gruppi liberali, ispirati ai princip1 di Cavour. Nel febbraio del 1929 i fascisti appresero dai loro giornali che il catto– licesimo era di nuovo diventato l'unica religione dello Stato, che il clero sarebbe stato esentato dal servizio militare, che il diritto matrimoniale do– veva essere rielaborato sulla falsariga del codice di diritto canonico, che il governo si era impegnato a prendere le debite precauzioni onde evitare che si verificasse a Roma qualsiasi cosa contraria al sacro carattere della città, che il governo doveva pagare al papa novanta milioni di lire e che le au– torità fasciste concedevano ai cattolici italiani il diritto di istituire le pro- . .. . . pne orgamzzaz10m. L'Azione Cattolica può interessarsi soltanto della diffusione e della pra– tica dei princip1 della religione cattolica. Ma dov'è la linea di demarcazione tra i princip1 religiosi ed i princip1 politici? Un gruppo di uomini e donne che svolge, scrivendo, un'attività spirituale, può mutarsi d'un tratto in un gruppo di azione politica. Una processione religiosa può sempre implicare una dimostrazione di forza politica. Dovunque, in qualsiasi campo e sotto qualsiasi bandiera, prenda piede un'associazione, se questa elude il controllo del partito-stato, questo non può se non insospettirsi e trattarla da nemico. Tale è la logica del regime fascista. L'art. 43 del Concordato ha violato que– sta logica. Nel caso dell'Azione Cattolica, i fascisti che vivono nelle piccole città di provincia non possono fare a meno di notare un fatto, certamente non destinato a calmare i loro bollenti spiriti. Molti che, prima del novembre 1926, costituivano la direzione intellettuale del partito popolare, sono riap– parsi, uno dopo l'altro, nel 1929, tra i dirigenti intellettuali dell'Azione Cattolica. Gli stessi quadri e lo stesso schieramento che costituivano le for– ze del partito popolare si stanno organizzando sotto la protezione dell'Azio– ne Cattolica. È certo che né il Vaticano né i vescovi si propongono di ca– muffare con le vesti clericali dell'Azione Cattolica un nuovo partito popo– lare. Ma nessuno può impedire ai fascisti di nutrire il serpe del sospetto. L'Azione Cattolica, per la massa dei seguaci che, sfuggendo al controllo del partito fascista, vi cercano rifugio, può trasformarsi, al momento opportuno, 1Il un nuovo partito antifascista anche contro il volere delle autorità eccle– siastiche. * Tanta è l'ansietà che preoccupa, a questo proposito, gli animi dei fasci– sti di tutta l'Italia che Mussolini, nel discorso del 13 maggio, sencl la ne– cessità di minacciare dei suoi fulmini l'Azione Cattolica nel caso in cui essa oltrepassasse i propri limiti. 426 BiblotecaGino Bianco

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