Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Ugo Minervini mi ha detto che nell'azienda tramviana, i piu accesi comunisti sono diventati fascisti. I rappresentanti degli operai nella com– missione interna - comunisti - sono stati costretti a dimettersi. Ma nelle elezioni nuove, sono stati rieletti a grande maggioranza, e mentre i tram– vieri neofascisti sono 200, i candidati fascisti hanno avuto solo 51 voti; gli altri elettori hanno, in segreto, votato per i comunisti! Perché non avvenga lo stesso nelle elezioni politiche, bisognerà che in ciascuna cabina elettorale si metta un fascista a controllare gli elettori. :È mai possibile questo? E se riescirà in una elezione, si potrà ripetere sempre e ovunque? Di qui non si esce: o salta il fascismo o salta il suffragio uni– versale. Anche Missiroli, direttore del Secolo, prevede (spera, probabilmente) una collaborazione di Mussolini coi socialisti! Mi scrive: "Io penso che dovremo lavorare 10 anni per ricostruire una larva di democrazia. Se baste– ranno! Penso che il fascismo ha salvato l'organizzazione operaia, che sotto la crisi economica e sotto una reazione di stato, sarebbe crollata. Per gli operai il fascismo fu, forse, provvidenziale, in quanto salvò l'organizzazio– ne. Era una bottega in fallimento, che si è salvata mutando ditta e impre– sari. (Missiroli esagera: l'organizzazione operaia era una bottega che aveva avuto una fortuna impreveduta e imprevedibile nel 1919-1920, nel 1921 doveva cominciare a rientrare nelle sue condizioni normali; i fascisti hanno sfasciato ogni cosa, anche le costruzioni normali, e si sono impadroniti del– le reliquie.) "Penso che Mussolini, dopo avere fatto le elezioni coi voti e con gli aiu– ti dei borghesi, si sposterà rapidamente a sinistra, e riuscirà a fare quel collaborazionismo che non riuscirono ad effettuare né Nitti né Giolitti, né Turati. Penso che Mussolini, tutto sommato, farà una politica monarchico– giolittiana. Tutto finirà... come prima. Vedrà vedrà... Si prepari per tempi migliori, a riprendere le sue vecchie campagne. Ci sarebbe tanto da ride– re, se non ci fossero tante miserie e tanti dolori." Ecco spiegata la remissività di Turati e C.i. Sperano di collaborare an– che con Mussolini; e non rompono i ponti. Mussolini è considerato da essi come un Giolitti ... rumoroso. Ma Mussolini riescirà a tenere a bada gli squadristi ed i militari domani, come tiene a bada i socialisti e i popolari oggi? Un elemento nuovo è entrato nella vita pubblica italiana: la gerar– chia militare e la gioventu nazionalista e ipernazionalista, organizzata e armata dalle autorità militari. Di questo fatto nessuno si rende conto ab– bastanza. Mussolini sembra il dittatore, ma è il prigioniero di queste for– ze. Riuscirà a liberarsene? Quale base di forza armata gli offrono i socialisti e i popolari di sinistra? 16 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=