Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo approfitta di qualche grosso sproposito di Mussolini, si sbarazza del dittato– re e ristabilisce il vecchio statuto. Oppure un attentato ben riuscito, un aggravamento dell'ulcera duo– denale, un accesso inequivocabile di paranoia, risparmia all'augusto sovra– no lo sforzo di muovere il primo passo. Oppure i fascisti si mettono a far lite fra loro piu rumorosamente del solito, e allora la sacra maestà intervie– ne nelle loro discordie e li manda tutti a spasso. Oppure i banchieri e gli industriali, fra tre, dieci, cento, mille anni, si stancano ài essere disturbati nei loro affari dai fascisti, si mettono a desiderare di nuovo la libertà, e spingono il re a farla finita. Gli antifascisti monarchici impenitenti hanno un'opinione tutt'altro che lusinghiera del re. Ma essi sperano che un bel giorno i consiglieri inti– mi del re si decidano a tagliar la corda e spingano il re a tagliarla. Il re potrebbe ancora trovare un solido appoggio nell'esercito. È vero che i ge– nerali sono quasi tutti fedeli non al re ma a Mussolini; i generali antifasci– sti sono stati di regola eliminati. Ma ce n'è ancora. E i soldati e gli ufficiali dei reggimenti sono, in grande maggioranza, antifascisti. Se il re si met– tesse a capo di un paio di reggimenti fedeli, la milizia fascista, accozza– glia di bluffisti e di vigliacchi, si sbanderebbe ignominiosamente da un mo– mento all'altro. Questi monarchici impenitenti non pensano mai ad andare a parlare col loro re per raccomandargli di fare qualche cosa. Preferiscono venirsene fra noi a raccomandarci di non far nulla. Essi hanno a noia, piu che i fa– scisti, i repubblicani. I fascisti - essi pensano - umiliano il re, cos1 lo spingeranno forse un bel giorno - fra cinque anni, fra cento anni, - a rivoltarsi. Invece i repubblicani lo spaventano. Gli fanno passare la voglia di leticare con Mussolini, dato che possa averla mai. E se non è il re a le– ticare con Mussolini-, chi ci libererà da quest'uomo? Combattere il fasci– smo, s1; combattere il comunismo, sf; combattere magari anche il sociali– smo, sf, ma non troppo perché fra i socialisti ci sono persone con cui si può sempre ragionare; ma fermarsi H. Parlare del re il meno possibile. Ignorarne sistematicamente le responsabilità. Esagerare la importanza di qualunque incidente, anche minimo, in cui si possa intravedere una discrepanza fra il dittatore e il re. Ed aspettare. Questi monarchici impenitenti sanno quello che vogliono. Essi temono una rivoluzione piu che non odino il fascismo. Essi predicano la inerzia in attesa di una iniziativa regia, perché questa soluzione è la sola che ga– rantisca i loro interessi sociali e politici. Se la dittatura fascista fosse abbat– tuta da una offensiva militare capitanata dal re mentre le classi popolari se ne stessero con le mani in mano ad aspettare il beneplacito regio, quali sarebbero i resultati? Il re e i suoi generali non potrebbero formare il go– verno da sé soli. Dovrebbero cooptare un numero piu o meno largo di al– leati nella popolazione civile. Se le classi popolari rimanessero inerti, se si mostrassero incapaci di funzionare come forze politiche attive, il nuovo re- 410 BiblotecaGino Bianco

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