Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo l'onore della famiglia, è un altro risultato di questa rigida morale familiare. Ma se la morale familiare è rigida, la morale sociale è rilassata. Il gover– no è considerato come qualcosa di estraneo ed ostile al popolo. Infrangere la legge non significa manomettere i diritti del prossimo, ma disubbidire ad un ordine impartito da un nemico. * Talvolta gli italiani vengono descritti come rivoluzionari ed intolleranti di qualsiasi governo, talvolta come estremamente docili e completamente abbandonati nelle mani dei loro governanti. In realtà, entrambe queste ca– ratteristiche, in apparenza tanto contradittorie, si trovano riunite nel po– polo italiano. Gli italiani sono considerati all'estero come un popolo assai capace, specialmente nel campo politico. E tra gli italiani, i meridionali sono ri– tenuti piu intelligenti dei settentrionali. Penso che anche questa sia una grande illusione. L'italiano dd Sud è piu rapido nel comprendere e nel– l'agire dell'italiano del Nord, e l'italiano in genere è di intelligenza e di azione piu pronta che un tedesco, un inglese o un francese del Nord. Ma prontezza non significa capacità; essa è soltanto uno dei fattori della ca– pacità. Sono i settentrionali e non i meridionali che detengono il potere in Italia. E coloro che generalmente detengono il potere in Europa sono quelli che appaiono piu ottusi. Nessun popolo europeo ha politicamente minore esperienza degli italiani; questi si fanno facilmente ubriacare dalle belle pa– role, sensibili al fascino dei demagoghi, sia di sinistra che di destra, e pro– pensi a precipitare dalle estreme speranze alle estreme disperazioni. La rapidità di movimento è una caratteristica degli italiani che gli stranieri notano immediatamente, ma che sovente fraintendono: vedendo un italiano gesticolare con tanta vivacità, l'inglese misura secondo la sua personale esperienza l'intensità del sentimento da cui sarebbe animato se dovesse gesticolare allo stesso modo, ed immagina che l'italiano sia agita– to da un'emozione altrettanto violenta. A causa di questa errata interpre– tazione psicologica, lo straniero giunge alJa conclusione che l'italiano è insincero. In realtà, per un inglese e per un italiano, il rapporto tra senti– mento ed espressione noll' è lo stesso. · Se un settentrionale vede un gruppo di italiani gesticolare intorno al tavolino di un caffè, immagina che debba essere gente allegra o per un re– cente lieto evento, o perché ha bevuto molto, o perché ha in cuore una pe– renne fonte di gioia. Gli italiani sono, invece, per natura, profondamente melanconici. La letteratura italiana, è nel suo complesso, una letteratura triste. La Francia ha una vasta tradizione di scrittori che sentono ed espri– mono la gioia di vivere: ,da Rabelais a Courteline. 368 BiblotecaGino Bianco

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