Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

La mentalità degli iialiani1 La grande massa della popolazione italiana, specialmente quella che vive nelle campagne, è composta di formidabili lavoratori. La superficie totale dell'Italia è metà di quella francese, ed inoltre la metà di questa metà è inco_ltivabile, o perché montagnosa, o perché si estende conie un deserto, inaridito dalla siccità o dalla malaria. Pure, Francia ed Italia han– no all'incirca la stessa popolazione: quaranta milioni di abitanti. Ciò significa che un francese ha a sua disposizione una quantità di terra da arare quattro volte piu grande di quella di un italiano. Inoltre l'Italia è assai povera di quei minerali (in particolare: carbone, ferro e pe– trolio) che costituiscono le materie prime dell'industria moderna. Una po– polazione cosf densa può vivere su una superficie tanto limitata soltanto a sforzo di strenuo lavoro e grazie ad una frugalità di cui nessun'altra razza europea sarebbe capace. * Chi osserva le imponentissime cerimonie religiose che vengono tenute in Italia, anche nei piccoli villaggi, è facilmente indotto a ritenere che il sentimento religioso del popolo italiano sia molto intenso. È questa un'il– lusione. Chi tentasse oggi in Ita}ia di tenere un discorso religioso, cosf come si fa in Hyde Park, verrebbe spedito al manicomio. Il popolo ita– liano non partecipa attivamente alla vita religiosa. Le cerimonie religiose sono monopolio del clero e vengono svolte in un linguaggio non piu ac– cessibile al popolo. Le. grandi lezioni di morale che il popolo potrebbe ri– trarne, se fossero espresse con linguaggio vivo, vanno completamente per- du~. .· Gli italiani sono poi considerati all'estero degli esseri moralmente ot– tusi. Pure, dal punto di vista morale, nessun popolo europeo ha piu sen– sibilità degli italiani. Se si volesse scuoterli, si dovrebbe fare appello al lo– ro senso morale; o~endendo quel senso morale si potrebbe dominarli per un certo tempo, ma mai domarli completamente. Tuttavia la morale del popolo italiano differisce da quella degli altri paesi. È soprattutto una morale familiare. Nell'ambito della cerchia fa– miliare, ogni membro aiuta l'altro con inconscio eroismo; accettando come un dovere anche il piu grande sacrificio. · Il divorzio non è stato mai istituito, in Italia, in quanto estraneo al concetto italiano dei doveri verso la famiglia. L'indulgenza con cui le giu– rie trattano il caso di un marito o di un fratello, che uccide per vendicarè • t Da "Daily Express," London, 3 aprile 1928. [N.d.C.] 367 BiblotecaGino Bianco

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