Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Il capitano e il manganello La Lion sottopone alle possibilità della nostra comprensione l'ordine, la gerarchia e la disciplina, "le piu difficili di tutte le idee del Gentile," ser– vendosi della parabola di John Smith, capitano della squadra di football: "John Smith non ha alcuna autorità sui compagni, tranne che come capi– tano della squadra. La sua autorità non è personale. Egli è capitano fino a che è veramente bravo. La sua autorità non toglie un briciolo di libertà ai giocatori" (p. 59). Questa parabola tende a dimostrare che l'ordine, la gerarchia e la di– sciplina, l'autorità da una parte e la libertà dall'altra, sono concetti comple– mentari e non contraddittori. Ma la parabola del gioco inglese del football non si applica al fascismo. Mussolini non è John Smith. Egli agita il man– ganello sugli uomini della sua squadra e, se discutono la sua abilità di ca– pitano, fracassa il loro cranio, dichiarando di voler restare capitano "con o senza il loro consenso." La filosofia di Gentile e della Lion è uno speciale tipo di "filosofia idealistica," secondo la quale non sono i fatti che importano, ma soltanto la loro "intuizione." Questo, indubbiamente, spiega lo stupefacente mi– scuglio di fatti, persone, date e idee che troviamo nel libro della Lion. Ec– co, per esempio, delle nuove scoperte sulla vita di Machiavelli: Quando Machiavelli, alla fine del secolo quindicesimo, era Cancelliere e Segretario di Firenze, fu onorato dall'illimitata fiducia del Gonfaloniere a vita. Egli fu straordi– nariamente grato all'uomo che, in varie missioni, gli affidò degli incarichi ufficiali che legalmente non avrebbero potuto essergli dati. Dino fu eletto "Gonfaloniere a vita" quan– do il figlio di Lorenzo il Magnifico dové lasciare in fretta Firenze. Il buon Dino, tut– tavia, eletto Gonfaloniere, per riportare Firenze sulla via dell'antica virtu, si rivolse, per un modello di governo, ai vecchi tempi della Repubblica, ma non ebbe successo (pp. 41-42). Un'iniziativa idealistica La Lion ha evidentemente sentito parlare di Machiavelli come del "Segretario della Repubblica fiorentina," ma ignora che il titolo gli fu at– tribuito dall'imprecisione degli storici, dopo la sua morte e quando non era piu in grado di goderselo. Di conseguenza, essa ha l"' intuizione" che Machiavelli facesse il "Cancelliere ed il Segretario di Firenze" e che dal "buon Dino" gli fossero affidati importanti incarichi. Questo "buon Di– no" è un'altra "intuizione idealistica." L'unico "buon Dino," nella sto– ria di Firenze, fu Dino Compagni, che copr1 la carica di "Gonfaloniere" e tentò, senza risultato, dì "riportare Firenze sulla via dell'antica virtu." Ma questa sventura gli accadde nel 1301 (trecentouno). Cos1 egli non eb– be nulla a che fare con Pier Soderini, "Gonfaloniere a vita" di Firenze 364 BiblotecaGino Bianco

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