Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui a) eccessività dello sforzo imposto ad un paese assai meno resistente che la Francia o l'Inghilterra; b) aspettazioni messianiche eccitate durante la guerra e deluse: guerra rivoluzionaria, guerra per la pace, terra ai contadini, ecc. Uno dei principali creatori di quest'aspettazione messianica fu Mussolini sul Popolo d'Italia; c) impressione di sconfitta diplomatica dopo la vittoria militare, crea– ta dai nazionalisti, Mussolini in prima fila. Per Bissolati la guerra era guerra di indipendenza, di difesa, di sicurezza: lo sfasciamento dell'Austria fu la vittoria di questa guerra. Per Sonnino e per i nazionalisti, compreso Musso– lini, la guerra d'Italia era stata guerra di espansione e di predominio nella penisola balcanica e nel Mediterraneo orientale: il congresso di Parigi fu per essi una disfatta, di qui la continua protesta del 1919 contro le delusioni della pace: protesta di cui approfittarono giolittiani, popolari, socialisti - tutti antichi neutralisti - "per svalutare la vittoria": ma gli svalutatori piu attivi e piu efficaci furono i nazionalisti, e in prima linea Mussolini. II) Nonostante la esasperazione neurastenica del dopoguerra in Ita– lia non ci fu mai pericolo di rivoluzione bolscevica: fu chiamata bolscevismo la protesta iraconda e incoordinata, ma non mai attivamente rivoluzionaria, contro la guerra e contro le delusioni nazionaliste della pace. Prove che non ci fu mai in Italia pericolo di rivoluzione comunista: a) nell'aprile 1919 è bruciato l'Avanti!, e nessuno si muove: man– ca,· dunque, la esaltazione religiosa, che spinge le donnicciole a farsi ammaz– zare per difendere un feticcio:· l'Avanti! era il feticcio dei socialisti e co– munisti·;. b) nel luglio 1919, tumulti annonari in tutta l'Italia; l'esercito non funziona affatto; chi vuol fare la rivoluzione può farla; ma nessuno la fa; i socialisti e le camere del lavoro lavorano ovunque a ristabilire l'ordine ap– pena passata la prima ondata del disordine; la folla che tumultua pensa solo a portarsi a casa un prosciutto, un paio di scarpe, un fiasco di vino; 'è una baldoria, non è una rivoluzione; · · c) elezioni del novembre 1919, trionfo dei socialisti, apertura defla Camera: quale momento piu opportuno? Tutto si riduce· alla scenata di al– zarsi in piedi, ed andarsene via dalla seduta reale, gridando: "Viva il sò.- cialismo 11 non "Viva la repubblica"; · d) giugno 1920; rivolta militare di Ancona per protestare contro la spedizione in Albania: [... ]1 è là; nessun tentativo di coorainazione; e) occupazione delle fabbriche nel 1920; il Governo nòn può op– porsi; anche ora l'esercito non funziona; ma dopo una settimana, gli operai . . se ne tornano a casa. III) Se non ci fu il pericolo obiéttivo di una rivoluzione comunista, ci . . . t Il manoscritto è illeggibile. Il nome, del quale sono chiare solo alcune l~ttere può es– sere: Modigliani. [N.d.C.] 11 · BiblotecaGino Bianco

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