Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

G. B. Shaw e il fascismo signor Shaw sa benissimo, e sui quali i suoi critici liberali si ·sentono piu for- ·tl di lui. - - Noi còndividiamo la mèraviglià generale nel vedere l'evidenté accecamento del signor Shaw di fronte alla realtà e al valore di quelle elementari libertà civili che sono oggi negate all'Italia. Il signor Shaw non comprende perché abbiamo paura di Mussolini. Cerchiamo di spiegarglielo. V'è oggi la stessa ragione di temere Mussolini che v'era di temere Napo– leone III ai tempi della Regina Vittoria, o, in tutti tempi, di temere una dittatura che cerca di acquistare prestigio stimolando il desiderio di gloria nazionale. Noi vediamo in Mussolini un ostacolo alla possibilità di un miglior assetto internazionale e una minaccia per la pace del mondo. XVI G. B. Shaw ministro degli Esteri inglese DI GAETANO SALVEMINI (The Nation, 19 novembre 1927) Nella lettera alla Nation del 12 novembre 1927 Bernard Shaw usurpa le funzioni del ministro britannico degli Affari esteri, quando domanda "se dobbiamo riconoscere il governo di Mussolini ora quale il governo re– golare dell'Italia, cosi come la Regina Vittoria riconobbe quello di Napo– leone III in Francia, o se dobbiamo trattarlo come il signor Winston Chur– chill trattò Lenin." Se non mi sbaglio, il ministro degli Affari esteri d'Inghilterra è Sir Austen Chamberlain, e nessuno si è mai sognato di domandargli di revo– care il riconoscimento inglese al governo Mussolini. Il signor Shaw è un privato cittadino, che occupa oggi una posizione di primo piano fra gl'intellettuali e pretende di essere un socialista. Questo socialista ha gettato disprezzo e ridicolo su quei socialisti che non accetta– no il fatto compiuto della dittatura fascista in Italia. Quando pubblicò le sue lettere in lode del dittatore e della sua dittatura, egli sapeva bene che di esse sarebbero apparse in Italia soltanto quelle parti che si accordavano coi desideri di Mussolini, e nessuno in Italia avrebbe potuto chiedergli conto e ragione delle sue parole. Come se questo non bastasse, compose della piu importante fra esse due versioni, una per l'Italia, nella quale fu eliminato ogni accenno che potesse dispiacere al duce, ed un'altra per il resto del mondo, nella quale il signor Shaw si dava arie di giudice im– parziale, lasciando cadere dalla penna qualche verità un po' ostica al dit– tatore. Finalmente, quando la sua lettera apparve in Italia con un'inter– polazione che ne capovolgeva il senso in un punto molto importante,- il signor Shaw si astenne dal manifestare qualsiasi opinione. Questo è qual– cosa di piu che "invocare un po' di buona educazione" verso Mussolini. 347 BiblotecaGino Bianco

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