Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

G. B. Shaw e il fascismo Intanto io non intendo rendere l'opera di Mussolini ancora piu ardua collo sca– gliargli contro fiumi d'inutile inchiostro. Il signor Salvemini dice che faccio cos1 perché non capisco quell'opera. Sarà. Ma ciò che capisco è che voi non potete liberarvi dello Stato fascista coll'aiuto di Amendola e di Matteotti, o dello Stato del Massachusetts coll'aiuto di Sacco e Vanzetti, o della Germania coll'aiuto di Miss Cavell e del Lusitania, o dell'Impero britannico col bombardamento di Dublino e coll'uccisione di Sheehy Skeffington. 59 Quando il signor Salvemini comprenderà che io mi ribello a queste futili recriminazioni e alla pretesa che esse ostentano di essere una politica seria, egli troverà per il mio atteggiamento inaspettato una migliore spiegazione che non sia quella del turista abbagliato dal lusso di un palace hotel. In Inghilterra noi raccontiamo queste storie, non al Manchester Guardian, ma ai marinai creduloni. XI Qualcosa che merita di essere discusso (Manchester Guardian, 28 ottobre 1927) Nella lettera da noi pubblicata oggi, il signor Shaw non risponde alle critiche del professor Salvemini che su un solo punto, e non discute che un passaggio del nostro articolo del 19 ottobre. La massima parte di questa seconda lettera è dedicata a spiegare che egli non fu indottrinato dai fascisti. Non abbiamo difficoltà a credergli. Solamente, come risposta al professor Salvemini, la sua asserzione è insufficiente. Ma uno non può rispondere su ogni punto, e il signor Shaw fa qualcosa di piu utile: egli spiega la sua posizione piu chia– ramente che non abbia fatto prima; fa ai suoi critici concessioni della piu grande im– portanza, e domanda se non possiamo arrivare "a una intesa per definire dove finisce il socialismo o il capitalismo e dove comincia il liberalismo." Siccome è inutile passa– tempo vantare piccoli successi di pura polemica col signor Shaw o altri, noi ringrazia– mo il signor Shaw perché è ritornato su qualcosa che è degno di essere discusso, sebbene lo abbia fatto solamente alla fine della sua lettera. In complesso la posizione del signor Shaw è chiara. Quel che piu importa in ogni società è come essa si procuri il cibo. Secondo lui l'Italia era arrivata a un punto in cui il necessario consenso su questo punto era stato distrutto e la gente era disposta ad 59 Matteotti fu assassinato e Amendola fu fracassato a bastonate dai fascisti senza alcuna forma di giudizio; gli anarchici Sacco e Vanzetti nel 1927 furono giustiziati nel Massachusetts in seguito a lunghe contestazioni giudiziarie; Miss Edith Cavell fu fatta fucilare da un tribunale militare tedesco, durante la prima guerra mondiale, per avere aiutato alcuni prigionieri di guerra inglesi a evadere; il piroscafo inglese Lusitania fu affondato nel 1915 senza preavviso da un sottomarino tedesco, con perdita di 1154 vite fra cui 35 bambini; Dublino fu bombardata da– gl'inglesi durante la guerra civile irlandese; Sheehy Skeffington fu, con abuso di potere, fatto fucilare in Irlanda nel 1916 da un ufficiale inglese: una commissione di inchiesta accertò il fatto e condannò solennemente l'ufficiale. Shaw metteva nello stesso sacco, senza distinzione, alla rinfusa, atti di violenza, che non avevano fra loro nulla di comune, per poter giustificare gli uni con gli altri, e ogn~ altro atto di violenza: "cosf fan tutte." Inoltre condannava come "futile recriminazione" ogni protesta contro ogni atto di violenza, se la protesta non era accom– pagnata da azioni immediate che buttassero per aria il regime fascista, il governo del Massa– chussets, il governo di Guglielmo II, il governo dello Stato libero d'Irlanda. O buttare per aria tutte quelle baracche in quattro e quattr'otto, o approvare anche i delitti commessi in quelle baracche e ammirarne gli autori. L'uomo era incapace di sentire il valore di proteste, che senza speranza di abbattere su due piedi regimi politici ingiusti, ne denunciavano la ingiustizia, li inchiodavano alla loro ingiustizia, e li demolivano moralmente negli animi della gente onesta. Quando quei regimi sarebbero stati demoliti anche materialmente e in forza di quegli avvenimenti, nessuno poteva prevedere. Naturalmente, dinanzi ai nuovi fatti compiuti, Shaw si sarebbe affrettato ad inchinarsi, specialmente se erano stati compiuti con molto sangue o almeno con molto olio di ricino. 339 BiblotecaGino Bianco

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