Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo di coloro, a smascherare i quali egli ha speso tutta la sua vita. In questo nuovo schiera– mento il capitalista irresponsabile, il finanziere tarato, il proprietario di terre sfruttatore, il giudice che difende la sua classe a spese della giustizia, l'artefice di menzogne, di superstizioni e di sentimentalismi, tutti costoro sono dalla sua parte. Se adottiamo la sua fraseologia, dobbiamo dire che egli si è messo con gli dei che comandano contro gli eroi ribelli; ha accettato i punti di vista piu convenzionali per schernire coloro che combattono in quelle stesse schiere, a capo delle quali egli si trovò per tanto tempo. Chiunque legge la lettera, in cui il signor Salvemini gli risponde, riconoscerà che le nostre parole non hanno messo la questione in termini eccessivi. Il signor Shaw dichiarò che, sebbene i metodi usati dal fascismo siano "sporchi," noi dobbiamo accettarli e dobbiamo giudicare Mussolini solamente col criterio dell'efficienza, per esempio sul fatto che dopo avere ridotto il valore della lira a un penny e mezzo, l'ha ricondotto a tre pence. Senza dubbio, il signor Shaw ebbe ragione quando mise in luce l'errore di chi si limita a definire Mussolini come tiranno senza prendere in considerazione le cause che gli dettero l'opportunità di diventare tale. Ma da quando in qua - domanda il pro– fessor Salvemini - Bernard Shaw, il socialista umanitario, considerò suo dovere "accet– tare" gli "sporchi" metodi di un governo capitalista e militarista? L'essenza del suo insegnamento non è sempre stata che gli uomini debbono lottare con tutte le loro forze contro i mali che offendono la coscienza e che soffocano l'opera del pensatore e dell'ar– tista creatore? Il signor Shaw condusse una battaglia lunga e vittoriosa contro il Lord Ciambel– lano che aveva solamente proibito la rappresentazione di una delle sue commedie in Inghilterra. S'egli fosse oggi un italiano, accetterebbe davvero come "un fatto compiuto" la soppressione totale di ogni sua parola di critica, un fatto compiuto contro cui sarebbe stupido accanirsi? Crederebbe davvero che le circostanze speciali, nelle quali sorse il fascismo, giustificarono la distruzione e il saccheggio di ogni giornale sul quale egli volesse scrivere, la bastonatura a morte dei suoi amici e il bando dato dal paese ad ogni spirito libero? Dobbiamo credere davvero che il signor Shaw, se fosse un suddito italiano, scriverebbe e direbbe soltanto quello per cui Mussolini e il suo partito lo pagherebbero? Il professor Salvemini suppone naturalmente che il signor Shaw sia stato "domato" da Mussolini. "Caterina ha infine trovato il suo Petruccio." Forse "domato" non è la parola adatta. "lmpapocchiato" starebbe meglio. Dopo una vita intera dedicata alla lotta contro il romanticismo, il signor Shaw ha accettato la piu romantica delle leggende. Il realismo, del quale egli si vanta, si applica solo alla democrazia. La sua conoscenza del fascismo - come dimostra il professor Salvemini - è molto piu lontana dalla realtà e molto piu fallace delle idee di Roebuck Ramsden sulla democrazia del XIX secolo. Ha il signor Shaw accettato tutto quanto gli han raccontato i giornali italiani o gli amici italiani benestanti? Egli s'immagina, a quanto pare, che l'Italia fascista rappresenti qualche cosa di nuovo nel mondo e che vada creando una nuova e forse migliore forma di società. Il fatto è che teoria e pratica fascista non sono che una grossolana rinascita della piu screditata e piu antiquata forma di governo. Se accettiamo il criterio del signor Shaw e ci domandiamo soltanto quali siano oggi i successi del fascismo, la sola risposta da dare è che sta risuscitando, in una forma sin– golarmente brutale, quel militarismo prussiano contro il quale si suppone che sia stata combattuta la guerra del 1914. Il signor Shaw, dobbiamo crederlo, non è un brutale seguace di quell'hegelianismo romantico, che ha trovato in Italia una nuova patria, e se fosse un suddito italiano sarebbe un tenace lottatore per un buon governo e per la libertà. Egli non è stato "d " ' " cl " ornato, e stato propagan ato. Egli ha sempre adottato la parte dell'"avvocato del diavolo," e la sua piu utile opera sociale ha consistito nel disturbare il quieto vivere della gente convenzionale. Oggi, a quanto sembra, egli ha perduto a tal punto il contatto con i tempi da scambiare il diavolo con il Dio popolare. 334 BiblotecaGino Bianco

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