Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascÌsnU> tirannie. Cos( è l'America, cos( la Francia, cosf l'Inghilterra, cosf la Russia. 31 Nel mio paese natale, nell'Irlanda liberata, la libertà è stata instaurata abolendo le formule del liberismo, istituendo commissioni autocratiche abituali, e approvando un Coercion Act quale l'Inghilterra non osò mai imporre. 38 V'è una signora in Irlanda che dichiara che non accetterà mai questi fatti, né vi sottometterà la sua anima. Ma i fatti nmangono, e il popolo irlandese non rieleggerà quella signora al Parlamento. Volete proprio che io parli del regime di Mussolini come questa mia strampalata compatriota parla del libero Stato d'Irlanda? Credete o sperate che io creda, che se le camicie nere fossero sostituite in Italia da camicie rosse o da marsine e da cappelli a cilindro, l'Italia diventerebbe un paradiso terrestre? 39 Siccome io osservo i fatti nella piena coscienza che la democrazia idealistica italiana del XIX secolo è morta e sottérrata, voi dite che io mi vado pericolosamente avvicinando alla maniera di pensare della classe dominante inglese. Ma, dite, non vi fa piacere di trovare finalmente un socialista, che pensa e parla come parlano gli uomini di governo responsabili e non come schiavi scontenti? A che giovano quei socialisti che non sanno né governare né comprendere che cosa sia governare? Sperate forse che io faccia la predica a Mussolini come Kautsky l'ha fatta a Lenin, Marx a Thiers, e Vietar Hugo a Napoleone III e Pio IX, come la vanno facendo ai gabinetti di Europa tutti i socialisti che non hanno mai amm1m– strato un centesimo del denaro pubblico o impiegato un solo operaio, senza dire che non hanno mai firmato una sentenza di morte? 40 Voi stentate a credere che la brutalità e le rappresaglie, gli assassin1 o controas– sassin1, che accompagnano l'eterna lotta del potere contro l'anarchia, mi disgustino quan– to disgustino voi. Se fossero una caratteristica del fascismo, il nostro eterno insistere su di essi avrebbe qualche scusa. Cos( come stanno le cose, l'assassinio di Matteotti non è un argomento contro il fascismo piu di quanto l'assassinio di Tommaso di Becket sia un argomento contro il feudalesimo. In Irlanda il nuovo Stato libero si è trovato nella necessità d'impiccare un certo numero dei suoi vecchi ultrapatriottici camerati proprio per questa specie di affari; e il ministro che ordinò quelle condanne, fu ucciso dai seguaci dei condannati. Mussolini dovrà forse impiccare qualcuno dei fascisti piu violenti per il loro eccesso di zelo prima che l'ordine sia ristabilito completamente in Italia. Frattanto non si guadagna nulla a pretendere che si può formulare contro Mussolini un'accusa senza ch'egli possa rispon– dere con uno schiacciante tu quoque. 41 Le macchie del suo regime non sono specifi– camente italiane; sono macchie della natura umana. 37 Francia, Inghilterra, America, Russia, Italia - tutte in un sacco. Un gatto, un tavolo, una tigre, per Shaw erano la stessa cosa perché tutti avevano quattro gambe. 38 Il metodo dell'uomo era sempre lo stesso: ignorare quanto si faceva negli altri paesi per avvicinarsi a un ideale superiore di vita civile; raccattare qualunque malvagità si commettesse ovunque, e giustificare il suo eroe italiano con la formula: "cosi fan tutte." 39 Nessuno pretendeva che l'Italia diventasse un paradiso terrestre. Gli avversari di Mus– solini domandavano solamente che l'Italia diventasse un paese civile, in cui né camicie nere, né camicie rosse, né marsine, né cappelli a cilindro sopprimessero i diritti elementari dell'indivi– duo. Per Shaw siffatti diritti non contavano. Quel che contava era quel paradiso terrestre, che egli s'immaginava fosse stato introdotto in Italia da Mussolini. 40 Se Shaw non fosse stato ignorante di ogni cosa italiana, avrebbe saputo che i socia– listi italiani, in mezzo secolo di esperienza acquistata a costo di immensi sacrifici, avevano imparato ad amministrare organizzazioni operaie, cooperative di tutti i generi, municipalità, uni– versità popolari, associazioni sportive, ecc. ecc. ecc. Ma non avevano firmato mai condanne a morte. Questo, secondo Shaw, era stato il loro massimo delitto, perché questo per lui era l'importante: firmare condanne a morte. 41 Da un lato "il potere," dall'altro "l'anarchia." Il potere prevalga contro l'anarchia, e assicuri a tutti una grande eguale razione di biada. Se nell'assolvere questa funzione, ogni prin– cipio di dignità umana è calpestato, poco importa. Fra la prepotenza dispotica e il disordine indisciplinabile, nessuna via di mezzo e la prima doveva prevalere. 326 BiblotecaGino Bianco

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