Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Lettera alla stampa York fu pervertito; ma ora è ritornato fascista. Per spiegare come ·fu per– vertito, ha detto fra l'altro: "Ascoltai delle conferenze del professor Sal– vemini ed altre. Fui suggestionato, e allora diventai antifascista" ( Corriere della Sera, 31 luglio 1927). Se io avessi trasformato il Chiassone da fascista in antifascista, non me ne dorrei. Tutt'al piu mi dorrei che la conversione sia stata cosi super– ficiale. Il giorno che i bricconi del Tribunale Speciale avranno l'ordine di condannarmi, non sarebbe certo questo capo di accusa che determinerebbe la condanna. Uno di piu, uno di meno ... Quel che mi importa notare è che il Chiassone la sua difesa non può averla tenuta da sé. Glie l'hanno suggerita per far vedere che un povero giovane fascista di venti anni è stato condotto alla perdizione proprio da me. Non hanno tenuto conto dei seguenti fatti: Chiassone fu arrestato "ver– so la fine del 1926"; io sbarcavo a New York il 5 gennaio 1927; parlai in inglese, cioè in lingua incomprensibile al Chiassone, la prima volta a New York il 22 gennaio, mentre il Chiassone era in carcere; e parlai in italiano due sole volte, a Buffalo il 1° aprile, e a New York il 24 aprile, quando il Chiossone aveva altro da fare che sentire conferenze. · Il povero Chiossone non è stato condotto alla rovina da nessun antifa– scista, ma dal suo tentativo di frodare la crudelissima legge americana sul– l'emigrazione, e dalla infame legge fascista che punisce con 12 anni di re– clusione il "delitto" di dire all'estero la verità. Lettera alla stampa 1 Parigi, 8 settembre 1927 Signore e caro collega, mi è permesso di aggiungere alcuni particolari alla lettera di Filippo Turati che avete pubblicata nel vostro numero del 28 agosto u. s. I due giovani, Parri e Rosselli, che stanno per essere giudicati dal Tribunale di Savona come complici dell'evasione di Turati, meritano di essere meglio conosciuti dai piu intelligenti e generosi fra i vostri lettori, come due dei migliori prototipi della nuova generazione italiana. Il prof. Carlo Rosselli non ha che 29 anni. Egli aded al movimento so– cialista nel 1923, dopo la "marcia su Roma," quando il dichiararsi sociali.;. t Da "Nuovo Mondo," New York, settembre 1927. [N.d.C.] 303 BiblotecaGino Bianco

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