Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui eia ad avvedersene oggi, perché teme di non essere rieletto per la violenza fascista. E in fondo è sempre disposto a dimenticare le bastonate, se Mus– solini mette giudizio e si adatta al compromesso con lui. Tutto questo è orribile. E in fondo Mussolini vale assai piu di Turati e di tutti gli altri deputati socialisti. Incidenti caratteristici: Modigliani voleva che Giolitti protestasse contro Mussolini: voleva mettersi al sicuro dietro Giolitti! E quando un deputato popolare, l'on. Salvadori, disgustato dalle volgarità che l'on. Giuriati urlava durante il discorso Turati, si è alzato per andarsene, i socialisti l'hanno ap– plaudito, ma ... sono rimasti seduti. Se l'applaudivano perché non lo imita.– rono? Restano legati al posto disperatamente. E non vedono che saranno cac– ciati via a pedate prima da Mussolini poi dagli elettori. Esempi di bello stile nel discorso Turati: "la gravità tragica dell'ora," "il cuore ci sanguina," "la ressa dei ricordi," "non so se io debba conservare questo esordio" - ecco la preoccupazione piu importante del letterato incor– reggibile! - "nella giornata di ieri si ebbe l'impressione di un'ora invero– simile, di un'ora tolta dalle fiabe, dalle leggende, di un'ora incredibile, ma di un'ora piuttosto gaia"; noi siamo "belve molto narcotizzate"; ad ogni nerbata, Mussolini ebbe "lo spettacolo delle coppe offerte," quello spettacolo fece pensare "all'ultimo giambo in morte dei Fratelli Cairoli o alle invet– tive del poeta maremmano"; questa Camera è una "supina e arrendevole d " I onna, ecc. ecc. ecc.. Questi fioretti si trovano nel solo esordio. E tutto il discorso è pieno di queste sconcezze e preziosità da decadente senza coscienza e senza di- . ' gmta. Giochi di parole: "il nostro illustre Presidente né dimesso né dimissio– nario"; "l' on. Teofilo Rossi (fabbricante di vermouth) darà tutti gli aperitivi possibili per le vostre iniziative"; "la Camera può vivere se essa non vive," "la vita che rinuncia alle ragioni di vivere"; "si può essere piu dimessi, nel doppio senso della parola, di quello che siamo?" (teme che gli uditori non gustino il giochetto, e li avverte di non lasciarselo sfuggire); ecc. ecc. Dopo quest'ignobile discorso, ha preso la parola anche D'Aragona, che Mussolini si era rifiutato di ricevere alcuni giorni or sono. E ha fatto sa– pere che la Confederazione del Lavoro è ora svincolata da ogni partito poli– tico, motivo per cui, avendo messo giudizio, può essere risparmiata; il movi– mento sindacale vuole mantenersi nell'orbita delle leggi; non si devono im– pedire i rapporti internazionali dei sindacati, perché questi servono a dare "sicuro vantaggio economico e morale" agli emigranti, il che "aumenta il prestigio del paese all'estero": dunque l'internazionalismo è un espediente nazionalista o quasi!: e "segnala le tristi condizioni degli operai disoccupati e confida che nelle economie non si turberanno le assegnazioni fatte per lenire la disoccupazione." Amen, amen, amen. Se Mussolini stanzia un centinaio di 5 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=