Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Per una piu forte Concentrazione Se. la "concentrazione" si sfasciasse - io ho risposto - questo sfascia– mento avverrebbe non perché si discuterebbe, ·ma perché ci sarebbero dei dissensi inconciliabili. Se ciò fosse, a che scopo tenere in piedi una "concenr trazione" di partiti, che sieno divisi da dissensi inconciliabili? Ma io sono fermamente convinto che la "concentrazione" non solo non si sfascerà ma s1 consoliderà, perché la necessità della concordia è assoluta. Perché il desiderio di cercare un programma pos_itivocomune è sincero. Perché attraverso una discussione amichevole un programma positivo capace di soddisfare quella necessità non si può non trovare. S'intende che la discussione deve essere amichevole. È domandare troppo a persone che si dichiarano di compiere un'azione comune, dopo tanti anni di sofferenze comuni, che cerchino insieme la soluzione delle difficoltà comuni, senza ve– leno di odii personali, senza recriminazioni sterili, senza diatribe reciproche? Il primo dovere dei partiti "concentrati" deve essere non quello di ta– cere sospettosamente, ma quello di discutere amichevolmente. Concludendo, io faccio una proposta concreta. La Libertà dovrà riservare ogni settimana, una parte del proprio spa– zio a discussioni libere, che non debbono impegnare in alcun modo la re– sponsabilità del giornale e dei partiti e gruppi che sono raccolti intorno al giornale. La responsabilità delle opinioni espresse in questa parte del giornale deve rimanere tutta agli autori degli articoli. A queste discussioni è deside– rabile che prendano parte gli amici che vivono in Italia, firmando con pseu– donimi. La direzione del giornale abbia la sola responsabilità di rifiutare gli scritti insulsi e di imporre a tutti gli scrittori la disciplina del rispetto reci– proco. Via via che queste discussioni avranno condotto a qualche idea po– sitiva, su cui si raccolga il consenso dei partiti e gruppi alleati, la direzione del giornale trasferirà quell'idea dal terreno delle discussioni libere nella zona delle affermazioni che impegnano la responsabilità di tutti gli associati. Frattanto la lotta negativa contro il fascismo può e deve continuare. Questa lotta negativa non è sufficiente, ma è necessaria. È stata fatta ultimamente nei primi numeri, continuare e, via via che ci sia possibile, integrare. Il cammino è lento. Ma la malattia del fascismo è lunga. Se com.inci~ mo oggi a prepararci saremo pronti domani. Se cominciamo domani non saremo pronti che doman l'altro. E se un incidente :imprevedibile ci desse a un tratto una inaspettata possibilità di azione, tanto piu questa azione rie– scirà efficace, quanto maggiore sarà il corredo di idee costruttive comuni, di cui disporremo nel momento dell'azione. Nell'ora della crisi prevarranno i gruppi che si sieno già concentrati intorno ·ad idee chiare e pratiche, non gl'improvvisatori che aspettano l'ultimo momento per accorrere in soccor– so della vittoria. 289 BiblotecaGino Bianco

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