Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo anarchico come l'Italia ha bisogno di un dittatore che imponga la disci– plina al popolo con il terrorismo. Non si chiedono: "Se domani il dittatore dovesse chiamare questo popolo alle armi, sarebbe capace di mandarlo a morire dandogli l'olio di ricino? " In una guerra contro nazioni educate nella spontanea disciplina della libertà, potrebbe arridere la vittoria ad un paese come l'Italia di oggi, scisso dai fascisti in una minoranza di padroni, cui tutto è concesso, ed una maggioranza di schiavi, spogliati di tutti i diritti e privi della pro– tezione di qualsiasi legge morale? L'esperienza della guerra mondiale ha dimostrato che la Russia dello Czar, la Germania del Kaiser e l'Austria di Francesco Giuseppe, paesi governati autocraticamente o quasi autocra– ticamente, si sono sfasciati, mentre i paesi liberi e democratici, tra cui era allora i'Italia, sono usciti vincitori dalla tremenda prova. Tutte queste contraddizioni e tutti questi problemi non hanno impor– tanza per i fascisti. Nello stato di apocalittica attesa in cui si trovano, so– no certi che Mussolini risolverà tutte le questioni, supererà tutte le contrad– dizioni, risponderà a tutte le domande. Il fanatismo è un grande pericolo per l'Italia e per la pace mondiale. Anche se i capi del partito fascista non sono fanatici, ma vogliono sol– tanto stimolare il fanatismo dei loro seguaci, essi stimolano indubbiamen– te un fanatismo pericoloso. Un giorno questi seguaci sfuggiranno al con– trollo degli uomini che sfruttano il loro fanatismo e chiederanno fatti e non parole. I fascisti governano senza opposizione, avendola soppressa di forza nelle associazioni, nella stampa e alla Camera. E, in sostanza, il pericolo sta proprio in questo. Avendo demolito ogni forma di opposizione in po– litica interna, devono trovare altri ostacoli contro cui scaricare la loro esaltazione. E, non trovando tali ostacoli all'interno del paese, devono cer– c1rli all'estero. La dittatura e la guerra, come dimostra la storia, vanno di pari passo. La dittatura si risolve in guerra, se non per altri motivi, co– me via d'uscita dalle difficoltà di ordine interno. Ma, al sorgere di una crisi internazionale, gli uomini giusti di tutto il mondo non dovranno addossare alla nazione italiana una responsabilità che grava esclusivamente su quell'armata minoranza che la inganna ed intimorisce. Quando Mussolini sarà spinto dalle difficoltà interne a pren– dere in politica estera un granchio piu grosso di quello di Corfu, piu grosso del vergognoso granchio di Garibaldi, allora tutti gli altri governi saranno costretti a preservare la pace mondiale. Si comporteranno sia con Mussolini che con la milizia fascista cos1 come fecero con Guglielmo II e con l'esercito tedesco nel novembre del 1918. Dichiareranno, cioè, di non voler trattare con Mussolini ma soltanto con il popolo italiano, restituito alle sue libertà. Non sarà necessaria la guerra perché quest'azione abbia successo. Questo impulso di origine emotiva metterà in moto tutto il po– polo italiano contro la dittatura e la dittatura crollerà. 282 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=