Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo tura fascista sia seguita dalla "dittatura del proletariato." Fino al gennaio del 1925 soltanto i comunisti sollecitavano l'uso di metodi violenti contro il fascismo. Ma erano una piccola minoranza. La fiducia delle masse an– dava ai leaders dell'opposizione costituzionale che rifiutavano ogni appel– lo ai metodi illegali, disapprovavano gli atti di violenza ed attendevano una soluzione dall'iniziativa sovrana. Dopo il fallimento dell'opposizione legale e parlamentare, si è verificata una notevole svolta a sinistra della classe operaia e della gioventu antifascista dei partiti popolare e socialista riformista, i quali avevano praticato i metodi legali ai socialisti rivoluzio– nari e ai comunisti, assertori, a loro volta, dell'insufficienza dei metodi le– gali. Un operaio metallurgico mi ha inviato questo intelligente rapporto sul– le condizioni della Lombardia nel febbraio del 1926: È certo che, con la situazione creata dai fascisti, i partiti moderati non trovano or– mai piu favore presso gli operai. Durante gli ultimi venti anni, gli uomini che hanno avuto la massima influenza nell'organizzazione sono i membri del partito socialista rifor– mista, e ancora oggi essi esercitano una larga influenza personale. Ma se l'attuale stato di cose dovesse protrarsi, non è improbabile che i comunisti ottengano la prevalenza. Cosa che non sarebbe accaduta se le libertà sindacali fossero state rispettate. Tra i lavoratori agricoli, il movimento verso il comunismo è stato pro– babilmente di minore entità. Tuttavia anche fra loro deve esserci stata una considerevole svolta in quella direzione. L'allargarsi della influenza comunista, o cosidetta comunista, ha pro– dotto un notevole rafforzamento del partito fascista. Il paese non desidera, nella sua grande maggioranza, cadere dalla padella della dittatura della minoranza fascista nella brace della dittatura di una minoranza comunista. I comunisti instaurerebbero una dittatura non certo migliore di quella fa– scista, che arrecherebbe, per giunta, Io svantaggio della conseguente disor– ganizzazione economica del paese. La maggior parte della popolazione, se non vi fosse altra scelta che quella fra fascisti e comunisti, lascerebbe cam– po libero ai fascisti. In fondo i fascisti preferiscono l'opposizione comuni– sta a quella liberale. Possiamo farci un'idea di un'opposizione comunista, repubblicana o anche socialista rivoluzionaria - scriveva Farinacci in Regime Fascista dei dicembre 1925 - ma non potremo mai concepire un'opposizione liberale e democratica. Ma il fallimento dell'opposizione liberale e democratica ha dato vita ad un'altra corrente ideologica, e cioè: 3) liberali, popolari e socialisti riformisti, contrari alla dittatura fa– scista e a quella comunista ma che, sin dal gennaio 1925, riconoscono co– me non sia piu possibile sperare che l'Italia si liberi dalla dittatura fascista attraverso una legale opposizione. Essi hanno sempre considerato estre– mamente ripugnante l'uso della forza nella lotta politica, e soltanto oggi 272 BiblotecaGino Bianco

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