Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

L'Italia sotto il fascismo MR. SELIGMAN:Posso domandare al prof. Roselli s'è dell'opinione che gl'italiani sono permanentemente incapaci di governarsi da se stessi democraticamente, o s'è favo– revole alla dittatura fascista solo come una misura temporanea a causa dell'esistenza di certe condizioni economiche in Italia? RosELLI: Nel trattare un dilemma è bene assicurarsi che vi siano solamente due corna. Io nego é:he la situazione possa mettersi nella maniera semplice come la mette Mr. Seligman, come una scelta fra fascismo e non fascismo. Non sono favorevole affatto alla permanenza eterna del dominio fascista com'è costituito attualmente in Italia; ma i quattro anni di governo fascista in Italia hanno aperto gli occhi a tutti quelli che vo– gliono tenerli aperti per vedere i continui cambiamenti dentro quell'organizzazione. Il fascismo nacque, per menzionare solamente due fatti, in opposizione alla monar– chia, può dirsi. E nacque come opposto alla religione, o almeno, alla religione organiz– zata com'è intesa in Italia. Pur tuttavia, il fascismo prese in Italia piu tardi, come una chiave del sistema, tanto la Chie;,a cattolica come la monarchia italiana. Il fascismo, quindi, essendo capace di cambiare le sue vedute e di aggiustarle secondo i bisogni mu– tevoli, basta che vi rimanga sempre questa permanenza di reverenza per la disciplina, può modificarsi in maniera tale da rimanere al potere per molti anni a venire. Se, al contrario, non cede alle circostanze mutate della vita italiana, a mio modo di vedere e secondo l'opinione di non fascisti, credo che allora, e non prima il fascismo cadrà. GIUDICE CoTILLo: S'è parlato tanto dell'incapacità dell'Italia di controllarsi. Per– mettetemi di dire che l'Italia è stata un centro di sapere e di legge per molti anni. DoMANDA:S'è vero che l'Italia è stata un centro di legge e di sapere, come va che non ha sviluppato il mandato di habeas corpus, in modo che gli antifascisti possano es– sere scarcerati e possano subire un giusto processo? GIUDICECoTILLo: Se non mi fossi appena, appena guarito da un'operazione, ri– sponderei a lungo alla domanda. Il mandato di habeas corpus ebbe origine nel Codice Giustinianeo, che rimonta alla legge romana. Se l'usano adesso, signor Presidente, non sono in grado di dirlo, perché non mi sono tenuto a contatto con queste faccende da un anno circa, ma è legge, e la si trova nel Codice Giustinianeo. PRESIDENTE:Ecco una domanda rivolta al prof. Salvemini: Qual'è la relazione presente e qual'è probabile che sia nel futuro la relazione fra il fascismo e la Chiesa cattolica? SALVEMINI: La Chiesa Cattolica Romana è una parola astratta che co– pre milioni di persone. La Chiesa Cattolica Romana, come il popolo ita– liano, non è un'unità omogenea. Nella Chiesa Cattolica Romana trovate i contadini ed i parroci che in grande maggioranza sono antifascisti. I ve– scovi sono divisi. Nel Vaticano, un certo numero di cardinali sono pro-fa– scisti, ed altri cardinali, per esempio il cardinale Gasparri, sono antifa– scisti. Ma il cardinale Gasparri non tratta con l'Italia. Se qualcuno gli domanda dell'Italia, egli dice: l'Italia non è nel mio dipartimento; anda- te sopra.2 La maggioranza dei Gesuiti sono pro-fascisti. Un padre gesuita, Tacchi Venturi, è uno degli intimi consiglieri di Mussolini. Il papa, per tendenza personale è pro-fascista, ma per non scandaliz– zare i curati ed i contadini, dev'essere cauto nel suo pro-fascismo. Sicché nelle sue allocuzioni deplora gli atti di violenza del fascismo, ma, allo stes– so tempo, spiega am1c1zia per Mussolini. Quando il papa deplora la vfo- 2 Ero male informato! (1955) 269 BiblotecaGino Bianco

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