Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

L'Italia sotto il fascismo Allora il fallimento della dittatura non sarebbe il fallimento personale del dittatore. Se l'esperimento fascista dev'essere utile non solo al popolo italia– no ma a tutta l'umanità, è necessario che il fallimento della dittatura occor– ra allo stesso tempo del fallimento del dittatore. RosELLI: Questo probabilmente è il pernio della differenza d'opinione dei due ora– tori ufficiali d'oggi. Io affermo, come ho detto ripetutamente, che Mussolini non è la ma– rionetta per la quale lo si vuol far passare, ma è la forza motrice d'un movimento ch'io credo egli abbia creato in larghissima misura, abbia reso popolare in Italia e per il quale egli assume una funzione molto piu alta di quella descritta dall'altro oratore. Quindi, per conto rnio, sento molto piu seriamente quello che accadrebbe in Italia se Mussolini morisse. Ma non fate l'errore comune di credere che significhi sfasciamento, o ritorno al liberalismo, od al socialismo, che il popolo italiano ha in vari tempi assaggiato o imparato a temere. Rimarrà il fascismo, privo, pur nondimento, del suo piu abile esponente, dell'uomo che potrebbe veramente essere la piramide della struttura ch'è costruita non secondo idee politiche precedenti, come un movimento livellante, ma come un movimento formato a piramide. Credo, per ciò, che sarà giorno di dolore e molto serio quello in cui Mussolini morrà o lascerà il timone. Il fascismo rimarrà, ma non sarà forse il fascismo della migliore maniera. È stato detto in altre città dove questo soggetto è stato discusso dagli oratori d'oggi, che i popoli d'altri paesi devono considerare Mussolini personalmente colpevole d'ogni cosa che sembra andar male in Italia adesso, e che il resto del mondo dovrebbe punire solo Mussolini se succede qualcosa di male. Fu fatto il confronto, appena una settimana fa in una riunione simile a questa in Boston, fra Mussolini ed il Kaiser; il Kaiser do– vrebbe pagare, il popolo della Germania non dovrebbe pagare. Domando io, chi sta pa– gando di piu attualmente, il quieto Kaiser che vive spaccando legna a Doorn in Olanda, al quale è stata ritornata la maggior parte dei suoi beni terreni, oppure il popolo tedesco, il quale, a torto o a ragione, è stato costretto a portare il peso di ciò che il Kaiser può avere o non aver fatto? È facile discutere la responsabilità del capo staccato dal suo po– polo, ma le relazioni internazionali non comportano ciò. MR. HoouE: A causa di quello che sembra d'essere la relazione diretta del valore e della validità dell'interpretazione del fascismo del prof. Roselli, mi piacerebbe sapere che cosa vuol dire Mr. Roselli per fascismo messicano e quale significato egli dà a que- sto termine. PRESIDENTE:Avevo quella domanda per iscritto. Mr. Houge l'elabora dicendo che allo scopo di mettere alla prova la validità ed il valore dell'affermazione di Mr. Roselli, gli piacerebbe sapere che cosa intende Mr. Roselli per fascismo messicano. Credo che sia meglio mettere questa da parte pure, fino a che non vi siano piu domande italiane. MR. FILSINGER: Vorrei domandare al prof. Roselli se ci può dire qualcosa della Legge Sindacalista sul Lavoro e come è riuscita. RosELLI: La "Legge sulle Corporazioni" è una creazione recentissima. Non ha an– cora dato alcuna prova, buona o cattiva. Non voglio dichiarare d'essere a favore o contro della presente legge sulle corporazioni, ch'è cosa assolutamente nuova. Non credo che sia giusto di giudicarla per ora. SALVEMINI: È forse utile sapere che cosa è la nuova legge sulle corpo– razioni. Il primo ministro nomina il segretario generale delle unioni di mestiere. Il segretario generale nomina i segretari provinciali. Ogni segre– tario provinciale nomina i segretari delle singole unioni. Tutti i lavoratori devono pagare il loro contributo alla loro unione di mestiere. L'agente delle tasse esige le contribuzioni e dà il denaro al segretario dell'unione, il qua- BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=