Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo ra li sussidiarono. La polizia e la magistratura non si accorsero dei disturbi provocati dai fascisti, ma intervennero quando si trattava di disarmare, pro– cessare e condannare coloro che tentavano di opporre resistenza. Mentre le autorità militari, gli arricchiti di guerra, la polizia ed i ma– gistrati tiravano i fili dietro le quinte, Mussolini si dimenava sul palcosce– nico, suscitando l'entusiasmo dei piu giovani, con articoli quotidiani nel suo giornale, spronandoli a nuovi movimenti offensivi e vantandosi d'essere l'au– tore di tutto quello che succedeva. Nella Spagna, nella Grecia e nell'Ungheria, le cricche militari, che oggi controllano i governi, hanno insediato dei soldati come propri rappresenr tanti. In Italia, nel 1921-1922, gli alti gallonati agirono con piu astuzia. Nessuno di loro osò presentarsi apertamente come capo responsabile del col– po di stato. Trovarono ·altrove un fantoccio per il loro colpo di stato. Il fantoccio fu Mussolini. Questi è il grande propagandista della combriccola di alte autorità militari, grossi proprietari di terre e grandi industriali, che dirigono gli affari dietro le quinte, mentre le camicie nere formano le loro truppe d'assalto, mantenute a spese dei contribuenti. Ufficialmente Mussolini è il capo del governo, ministro degli Interni, mi– nistro degli Affari esteri, ministro dei tre servizi di guerra e ministro del Lavoro. È impossibile che attenda personalmente a tutte le questioni che sorgono giornalmente in tutti questi sette uffici. I problemi sono studiati ed i provvedimenti vengono presi da alti ufficiali militari e civili e dai rap.– presentanti di quei grossi industriali e proprietari che formano il vero cen– tro d'azione del governo. Mussolini riserva a se stesso quelle funzioni deco– rative e teatrali che tengono vivo il suo prestigio personale e mantengono l'entusiasmo mistico dei suoi seguaci all'intensità voluta. Riceve gli stranieri preminenti, sopratutto i banchieri americani, concede interviste ai giornali– sti, scrive articoli di suo pugno, che spesso appaiono senza la sua firma; prepara discorsi per le cerimonie ufficiali, si rappresenta sempre come il deus ex machina di tutto ciò ch'è avvenuto e di ciò che non è avvenuto, con un senso istintivo del momento psicologico come lo può conoscere un gior– nalista ch'è stato prima a sinistra e poi a destra, e vi giuoca sopra coll'arte d'un demagogo eccezionale. L'unico ministero al quale si dedica con tutto il cuore e con gran successo è un ministero che non esiste ufficialmente: il Ministero della propaganda. In questi ultimi anni l'Italia ha prodotto due meravigliosi attori da cinematografo: Mussolini e Valentino. Se volete com– prendere l'entusiasmo delle camicie nere, dico delle camicie nere e non del popolo italiano, per il loro capo, dovete rammentare quelle ondate d'entu– siasmo che si notarono in certi strati della popolazione di New York quan– do mori Valentino. La propaganda fascista sostiene che mentre le istituzioni libere e de– mocratiche sono state abolite in Italia, la vita economica è stata messa su basi piu solide durante gli anni di dittatura fascista. L'Italia, asseriscono, era sull'orlo del fallimento quando i fascisti vennero a liberarla dal bolscevismo 250 BiblotecaGino Bianco

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