Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo 23 giugno Carlo Placci ha parlato a Venezia, in casa di suoi amici, con un uomo, che è stato fino a poco tempo fa, cameriere con D'Annunzio a Gardone. Questo cameriere esclude che D'Annunzio sia stato precipitato già dalla .finestra dalla Baccara; cadde per caso, scherzando. Questa versione è iden– tica a quella che un mio amico di Brescia, il farmacista, ebbe dal medico di D'Annunzio. Dunque è la vera. · D'Annunzio, racconta il suo cameriere, veste in casa da francescano; e fa vestire da monache le donne di servizio; e fa loro i suoi discorsi. Una di queste donne di servizio è una Bettina, grassa e grossa, che fa da ma– dre badessa. Calamandrei ha trovato in treno il Giunta, che fece l'inchiesta sugli assassin1 di Torino del dicembre scorso: i morti furono 28 e non 15 come dissero i giornali; molti furono uccisi, all'ora di pranzo, in presenza delle famiglie, invitandoli a piegare il capo, e colpendoli alla nuca. Gui raccontava l'altra sera come Walter Marchi è diventato fascista; una volta era sindacalista rivoluzionario. Per i suoi sfruttamenti in Ame~ rica, un gruppo di coristi gli aveva promesso di bastonarlo, appena fossero arrivati in Italia. Qui, giunto a Napoli, si nascose, e domandò la protezione di Michele Bianchi. Questi ha per amante una donnina di teatro. Il Mor– chi promise di lanciare questa donnina. Cos1 fu fatto l'accordo. Ma quando pretese che la donnina cantasse al "Costanzi," il Gui la rifiutò. Quindi ire, minacce contro Gui. Ma questi tenne duro. Il partito popolare minaccia di sbandarsi nella questione della riforma elettorale. Giolitti ha votato per il principio informatore della riforma pro– posta da Mussolini. Si vede che l'atteggiamento di Giolitti fa precipitare la situazione anche fra i popolari. 28 giugno Ieri mi incontrai da Piacei a colazione con il conte Henri Liitzow, che fu ambasciatore austroungarico a Roma dal 1905 al 1909, se non erro. Ne approfittai per domandargli notizie sulla politica estera per la mia Triplice. Ammira molto Tittoni per l'intelligenza e la lealtà. Racconta che quando Guglielmo II, dopo Algesiras mandò a France– sco Giuseppe il telegramma di congratulazioni per l'ufficio di "brillante padrino" compiuto dall'Austria ad Algesiras, Goluchowsky fu assai seccato di questo telegramma inopportuno. Liitzow era allora al ministero con Go– luchowsky. Nel 1908 Aehrenthal comunicò a Tittoni e a Iswolski la intenzione di annettere la Bosnia Erzegovina, ma non la data. 220 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=