Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui In prev1s1one che venisse altra gente a seccarmi, ho telefonato ai Ros– selli; siamo andati da Rossi e da Jahier: e ce ne siamo andati a Fiesole, dove abbiamo passata una deliziosa giornata di riposo, facendo colazione, e an– dando poi a stenderci sull'erba. La città è tappezzata di manifesti minacciosi per chi non va a votare. Al ritorno da Fiesole, a casa Jahier, la signora Gui raccontava che suo pa– dre, uscito per andare a votare ha letto uno di questi manifesti minacciosi, si è indignato, e se n'è tornato a casa senza votare. Il figlio di Jahier ha raccontato che in una osteria H vicina i fascisti, nel pomeriggio, sono venuti con un camion, hanno invitato tutti gli av– ventori a seguirli, li hanno caricati sul camion per condurli a votare. Nes:– suno ha fatto resistenza ! Queste pecore quando non avranno piu paura, diventeranno iene! Né i Rosselli, né Jahier hanno avuto a casa nessuno, che cercasse di loro per la votazione. Che il mio nome fosse piu specialmente preso di mi– ra? Non credo, perché nessuno dei cinque fascisti mostrava di conoscere nulla dei miei precedenti. Staremo a vedere ora, nei prossimi giorni, che cosa succederà. Proba– bilmente, non succederà nulla. Hanno minacciato per indurmi a votare: fi– nita la votazione, non ci penseranno piu. Jahier raccontava che Calamandrei, invitato da Gentile come direttore generale dell'istruzione superiore, ha rinunciato. Ecco un uomo che rispetto tanto piu quanto piu lo conosco. Ha raccontato anche che Zerboglio gli ha raccontato di avere scritto a Gentile una lettera per protestare contro l'amnistia agli assassini, che ha fatto contrappeso all'amnistia ai disertori; era iscritto nella lista dei senatori; attribuisce a quella lettera se non è stato infornato anche lui. 14 maggio Mio articolo sul Popolo, 12-13 maggio: Sicurezza e riparazioni. Dimostrazioni antifasciste a Messina e a Catania al grido di "Viva il re, Viva la Costituzione!" I dimostranti portano un soldo con l'effigie del re all'occhiello. Sono certamente promosse dalle logge massoniche. Sintomi interessanti della inquietudine che comincia ad aver coraggio. Le dimostrazioni col soldino antifascista si ripetono a Reggio Calabria e a Palermo. Il generale Fara è comandante della milizia nazionale per la zona di Genova. "0,., • I BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=