Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Notare il proclama forsennato del generale Maggiotto, prefetto di Ca– tania. 11 maggio Mio articolo sul Manchester Guardian 20 aprile. E mio articolo su Le commissioni agli esami di Stato sul Popolo 10 maggio. 13 maggio Carlo Piacei è tornato da Roma piu mussoliniano che mai ma antifa– scista. Oggi ci sono state le elezioni ammm1strative. Unica lista, quella dei fascisti-liberali-combattenti. Ma i combattenti sono stati costretti ad entrare nella coalizione: o meglio ci sono stati costretti i loro capi: la massa è ostile o inerte. Stamattina alle 10 si è presentato alla porta un fascista, dicendomi che c'era giu la vettura per condurmi a votare. Ho risposto che ringraziavo, ma intendevo astenermi. Dopo alcuni minuti, salgono cinque fascisti. Il capo mi domanda se è vero che io intendo non andare a votare. "S' , " 1, e vero. "Per quali motivi?" "Nessuna legge mi fa obbligo di spiegare il motivo della mia asten- sione. Ho il diritto di astenermi e mi astengo." "Badi bene alle conseguenze della sua astensione." "Ci bado. E ho deliberato di non mutare il mio proposito." "Astenersi significa dimostrare di essere contrario al fascismo." "Ella ha il diritto di interpretare la mia astensione come meglio crede. Per conto mio, io so che se votassi mostrerei di avere paura delle minacce, e darei prova di viltà." "Noi non l'abbiamo minacciato: le abbiamo solamente detto di badare a quello che fa." "Precisamente: queste sono le sue parole; e io le ho perfettamente ca- . ,, pite. "Allora io prenderò nota nella lista che ella rifiuta di votare. Qui ci sono . . " quattro tesumom. "Non c'è bisogno di testimoni. Non c'è pericolo che io smentisca me stesso." "Ella non è buon italiano." "In questo momento io servo il mio paese rifiutando di compiere un atto che sarebbe di vigliaccheria." 206 "Allora, restiamo intesi." "Buon giorno." La conversazione è stata molto calma e corretta. BiblotecaGino Bianco

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