Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui nere l'ordine senza bisogno della truppa, solo che il re chiamasse sotto le armi gli- ufficiali di complemento. Sui precedenti di Mussolini, vedere G1Ac0Mo CIPRIANIAvouo, Una volontà: Benito Mussolini; Roma, Treves, 1923; interessante; ha fatto lo spoglio dell'Avanti/ 21 Ho detto a Donati che occorrerà imbarcare nel ministero il De Nicola. Vantaggi: 1) Si stacca De Nicola da Orlando; 2) Si lascia libera la presiden– za della Camera per la vanità di Turati; 3) Si può manovrare d'accor– do col presidente della Camera per evitare una manovra giolittiana dell'ul– tima ora; 4) Si dà alla soluzione della crisi un aspetto parlamentare; 5) Si aggrega al ministero un uomo che ha ancora un certo prestigio, da non disprezzare. In fondo, un ministero De Nicola-Albertini-Badoglio-Sturzo– Amendola-Buozzi-Meda, con un buon ministro dell'Istruzione (chi mai?) reggerebbe perfettamente una successione Mussolini. Che Donati abbia fatto venire da me Anile con la speranza che io gli consigli Anile come ministro dell'Istruzione? Che buffa impressione fa il leggere le tre pagine precedenti intercalate in queste pagine di cronaca spesso microscopica di miserie politiche! Roma, 2 maggio Donati 1en mi raccontò che Giovanni Malvezzi, intimo di Albertini, gli ha detto che Albertini non può muoversi a Milano senza essere pedina– to. Malvezzi lo ha assicurato che al Corriere della Sera si dà per certo che pel 21 aprile Mussolini voleva proclamare l'impero; ma il re si oppose alla carnevalata. Bracci mi diceva ieri sera di avere parlato con Marchi, sottosegretario con Federzoni. Federzoni è ostilissimo ai fascisti. Marchi idem. Desidere– rebbero un allargamento del ministero verso la destra liberale, cioè verso Salandra. È questa la tattica del Giornale d'Italia. Forse si deve mettere in relazione con questa tattica il discorso che mi fece Baldassarre: convinto che il fascismo ha ancora il fiato lungo grazie al prestigio personale di Mussolini, e pieno di ammirazione per la destra liberale. Avremmo un mi– nistero reazionario militarista con Mussolini a capo. Il generale Etna, il responsabile dell'insuccesso di Carzano, è prefetto di Alessandria. 21 Lacuna di mezzo foglio nel testo. [N.d.C.] 203 BiblotecaGino Bianco

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