Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo elettorale per decreto reale; gli ha rifiutato l'esercizio provvisorio per de– creto reale; si è rifiutato di sciogliere la Camera se nega l'esercizio prov– v1sono. Donati pensa che si potrebbe mettere in minoranza Mussolini sull'e– sercizio provvisorio, se la "democrazia" ( !) e i socialisti fossero meno frolli. Anche la regina Margherita è diventata antifascista. Mussolini sperava di fare il 21 aprile la propria glorificazione, oscurando il re. L'omaggio al re fu fissato per la mattina alle 8,30, e non annunziato ai giornali. La Corte capf il gioco. E la mattina del 21, quando Mussolini andò a Corte a capo del corteo, il re fece trovare tutta la Corte in anticamera in grande tenuta, e lui stesso era sul trono in grande uniforme. Durante il corteo, il pub– blico rimase ovunque freddo per tutta Roma. Gridi per Mussolini non ce ne furono. L'uomo comincia a declinare. E il precipizio sarà piu rapido del– l'ascesa. Un industriale di Torino ha detto a Donati che nei suoi ambienti la gente comincia a domandarsi se non è il caso di pagare ora i comunisti per– ché diano addosso ai fascisti! In Emilia i fascisti sono schierati ovunque contro i proprietari, ripren– dendo immutata l'opera dei socialisti. A ForH i fascisti hanno mandato per aria la processione di San Francesco Saverio; e pretendono dal vescovo che versi nella cassa dei fascisti la metà delle somme raccolte per le missioni. La disgregazione interna del fascismo galoppa con una velocità spa– ventosa. Mussolini deve sciupare tutto il suo tempo a dirimere questioni personali fra i fascisti! Io ho domandato a Donati quale combinazione crede possibile sosti– tuire a quella attuale. L'ho messo in guardia contro il pericolo di una dit– tatura militare che sarebbe manovrata dai nazionalisti, e che sarebbe peg– giore assai della combinazione Mussolini. Donati non mi sembra abbastanza preoccupato di questa eventualità. Ha parlato di un ministero Caviglia: Caviglia nazionalista! che sia questa la combinazione sognata da Albertini e accettata da don Sturzo? Donati mi ha detto che un ministero di generali avrebbe presentato il vantaggio di prendersi sulle spalle tutta la reazione antifascista. Non vede abbastanza chiaramente che i militari non lascereb– bero il potere, dopo averlo preso, tanto facilmente. Fra le altre eventualità, Donati ha parlato di una combinazione Stur– zo-Albertini. Io ho risposto di non aver nulla in contrario: purché fosse fatta di uomini nuovi senza rovinarsi con gli Orlando, i Bonomi, i Nitti, i Giolitti; purché mostri immediatamente una enorme volontà di imporsi, destituendo nella prima riunione De Bono, Bianchi, i prefetti fascisti, un certo numero di alti funzionari compromessisi; purché sopporti senza ri– guardi i primi scioperi o tumulti, perché il paese vuole essere governato; purché abbia lo scioglimento della Camera. Se con don Sturzo e Albertini, si mettessero Badoglio, Sforza, Amendola, ed altri uomini nuovi, risoluti e pronti all'azione, si potrebbe affrontare la incognita delle elezioni. Si è 196 BiblotecaGino Bianco

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